Se i Fiori della Calla sono cadenti verso il basso ci sono 5 Risposte che non ti aspetti

Non è raro ritrovarsi con i bei calici della calla che pendono verso il basso, così come anche le foglie che possono afflosciarsi ed avere un aspetto cadente.

La calla riesce ad adattarsi facilmente ma ci sono delle condizioni che proprio non riesce a tollerare e ce lo dice chiaramente quando ha qualche problema.

Foglie flosce e fiori cadenti potrebbe essere un modo per dirci che c’è qualcosa che non va: vediamo quale potrebbe essere la causa.

Hai lasciato asciugare il terriccio

La calla è una bulbosa che ha bisogno di tanta acqua e di un terriccio umido costantemente. L’umidità è un fattore davvero fondamentale del quale devono godere le radici.

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Preferisce addirittura che il terriccio non sia troppo drenante e spesso le vediamo piantate lungo degli stagni o dei piccoli laghetti nei parchi.

Se hai lasciato asciugare troppo il terriccio tra un’innaffiatura e l’altra questo potrebbe essere la causa dell’aspetto floscio, soprattutto se le coltivi in vaso.

A differenza della piena terra, in vaso il terriccio tende ad asciugarsi più rapidamente, soprattutto se ha una composizione drenante, ricca di perlite e materiali grossolani e un fondo di ghiaia.

Ambiente secco

La calla apprezza particolarmente gli ambienti umidi e non solo nel terriccio ma anche nello spazio che circonda le foglie.

Un ambiente secco può non solo far afflosciare la vegetazione e i fiori della calla ma può far seccare le punte delle foglie. È quest’ultimo un elemento che ti dice chiaramente che non c’è umidità lì dove tieni la tua calla.

Se la tieni in vaso devi spostarla, provare a darle una nuova esposizione e posizionare il vaso su un sottovaso con ciottoli e acqua così da manipolare l’umidità che la circonda.

L’acqua che evapora dal sottovaso renderà umido l’ambiente immediatamente prossimo.

Puoi anche nebulizzare il fogliame più volte al giorno, già dal mattino.

In piena terra puoi realizzare una piccola serra con teli in plastica e bagnare le foglie così da mantenere l’ambiente umido oppure tenere bagnate delle pareti a ridosso delle aiuole nelle quali hai piantato i bulbi.

Troppa acqua

Nonostante il suo grande bisogno di acqua e quindi di un terriccio umido, se le condizioni ambientali non sono tali da riuscire a far reggere alla calla l’umidità, questa può incorrere in marciume radicale.

La calla nasce in ambienti particolarmente caldi, un aspetto che mantiene in equilibrio il suo bisogno di umidità, ma se il fattore calore non ci fosse allora i bulbi potrebbero risentirne e cominciare a marcire.

Le foglie cominciano a diventare cadenti e i fiori sono retti da steli molli che si piegano.

Nell’immediato la cosa più giusta da fare è rinvasare i bulbi dando un occhio alla situazione nella terra, potare via le parti marce, cospargere con della cannella per disinfettare o un prodotto fungicida e rinnovare il terriccio.

Fertilizzante azotato

In vista della primavera si è soliti concimare le nostre piante per avere delle fioriture esplosive.

Genericamente nei fertilizzanti c’è una componente, l’azoto che è principalmente deputato alla crescita delle parti verdi delle piante, in particolare le foglie.

Probabilmente hai usato un fertilizzante particolarmente azotato e questo ha comportato una crescita delle foglie con dimensioni diverse rispetto al solito e gli steli non le reggono.

Utilizza un fertilizzante più bilanciato, che contenga le stesse quantità di azoto, fosforo e potassio.

I fiori sono grossi e pesanti

Dei bulbi maturi potrebbero produrre dopo diversi anni dei fiori molto grandi, delle brattee bianche tali da essere troppo pesanti per gli steli molto alti e sottili.

In questo caso puoi supportare l’altezza degli steli con dei sostegni. Puoi inserire nella terra delle canne di bambù o paletti appositi a cui legare delicatamente gli steli fioriti.

In questo modo terrai la fioritura in una posizione verticale e impedirai che il peso dei fiori possa spezzare gli steli sottili.


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Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.