Quando il plumbago è in pieno splendore, ricoperto da quei suoi inconfondibili fiori celesti, è facile pensare di volerne di più.
E il bello è che non serve acquistarne altri: proprio in questo periodo, tra fine primavera e piena estate, è possibile moltiplicare il plumbago a costo zero, semplicemente facendo una talea nel modo giusto.
Non è per niente difficile se leggi passo passo come fare
COSA SCOPRIRAI
Il momento perfetto per moltiplicare il plumbago
La pianta di plumbago è vigorosa, in piena attività vegetativa e la sua linfa scorre abbondante nei rami: è proprio questa la condizione ideale per prelevare talee semilegnose, ovvero rami che non sono più tenerissimi, ma che non sono ancora diventati duri e legnosi.
In questa fase, la talea ha già una buona struttura ma riesce ancora a formare nuove radici con facilità. L’importante è scegliere un ramo sano, privo di fiori o gemme in fase di apertura.
Come prelevare la talea
Con una forbice ben affilata e pulita, si taglia un ramo lungo circa dieci o quindici centimetri. Il taglio deve essere netto, appena sotto un nodo, cioè il punto da cui spuntano le foglie. Si eliminano le foglie più basse, lasciandone solo un paio nella parte alta. Questo passaggio serve per evitare che la pianta disperda energia nel mantenere il fogliame e concentri invece le sue risorse nella formazione di nuove radici.
La messa a dimora della talea
A questo punto, ci sono due possibilità: si può mettere la talea direttamente in un vasetto con un mix di torba e sabbia, oppure si può optare per un passaggio iniziale in acqua. Entrambe le strade funzionano, ma il metodo del terriccio è quello che favorisce un adattamento più diretto alla futura vita nel suolo. Se si usa l’acqua, è bene cambiarla ogni due o tre giorni, tenendo il vasetto in un luogo luminoso ma non sotto il sole diretto. Quando compaiono le prime radichette bianche, si può trasferire la talea in un vasetto con terreno ben drenato, e continuare a mantenerlo umido (mai fradicio).
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La mini-serra
Un piccolo accorgimento utile è quello di creare un microclima umido intorno alla talea: basta coprire il vasetto con un sacchetto trasparente, come quelli per gli alimenti, sostenuto con dei bastoncini per non farlo toccare le foglie.
Si formerà così una specie di mini-serra che aiuterà a mantenere costante l’umidità, senza bisogno di continue irrigazioni. È importante, però, arieggiare ogni giorno per evitare la formazione di muffe.
Dopo circa tre o quattro settimane, se tutto è andato bene, inizierai a notare un piccolo rigonfiamento alla base della talea o la comparsa di nuove foglioline. È il segnale che ha attecchito! Da quel momento in poi, puoi gradualmente esporre la giovane piantina al sole e iniziare a trattarla come un plumbago adulto, curandola con amore per vederla crescere rigogliosa.