Avere una bella pianta di rosmarino sul balcone o in giardino è il sogno di molti: profumata, sempreverde e utilissima in cucina. Eppure, capita spesso che questa pianta così resistente vada incontro a un lento declino, fino a seccarsi del tutto.
Non è un problema raro, anzi: ci sono alcuni piccoli errori molto comuni che, messi insieme, possono compromettere irrimediabilmente la salute del rosmarino. Ecco perché è importante sapere dove si può sbagliare, anche senza accorgersene.
COSA SCOPRIRAI
Troppa acqua, anche solo ogni tanto
Il rosmarino è una pianta mediterranea abituata a terreni aridi e ben drenati. Spesso, chi si prende cura di lui per la prima volta, crede di fargli del bene innaffiandolo regolarmente, ma è proprio l’acqua in eccesso la prima causa del suo deperimento.
Le radici marciscono senza nemmeno dare segnali evidenti, finché la pianta comincia ad avere rami secchi e foglie che cadono. L’ideale è toccare il terreno prima di innaffiare: deve essere ben asciutto, e se il clima è umido o piovoso, può passare anche una settimana o più senza bagnarlo.
Vaso senza fori o con sottovaso pieno d’acqua
Anche se si innaffia poco, il vero problema può essere il contenitore in cui vive. Un vaso senza fori di scolo, oppure con un sottovaso che resta pieno d’acqua stagnante, equivale a far vivere il rosmarino in una pozza. Questo blocca l’ossigeno alle radici e crea un ambiente favorevole a muffe e marciumi. Se non puoi cambiare vaso, almeno svuota sempre il sottovaso poco dopo aver annaffiato, così da lasciare libero il drenaggio.
Esposizione in ombra o poca luce diretta
Il rosmarino ama il sole pieno, caldo e diretto per molte ore al giorno. Metterlo in un angolo del balcone poco esposto, oppure dietro a una tenda, può farlo sopravvivere per un po’, ma lo indebolisce. Le foglie perdono il loro colore verde brillante, diventano spugnose o si accartocciano. Il consiglio è semplice: spostalo nella parte più assolata del balcone o del giardino. In primavera e estate, più sole prende e più cresce sano.
Potature drastiche nel momento sbagliato
Un altro errore comune è tagliare troppo e nel periodo sbagliato. Il rosmarino può essere potato, ma solo leggermente e mai a fine autunno o in inverno, quando la pianta si prepara al riposo vegetativo. Una potatura drastica in quel periodo può far sì che non riesca a recuperare. L’ideale è tagliare solo le estremità legnose in primavera, quando la pianta sta ripartendo e ha la forza di ricacciare nuovi rami.
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Terreno povero e mai concimato
Anche se il rosmarino è rustico, non significa che possa crescere per sempre nello stesso terreno senza alcun apporto di nutrienti. Dopo un po’ di tempo, il terriccio in vaso si esaurisce e non dà più nulla alla pianta. Se il rosmarino cresce poco o ha rami secchi alla base, è possibile che abbia bisogno di un piccolo aiuto. Senza esagerare, si può aggiungere un po’ di compost maturo o un concime organico leggero, come la cenere di legna setacciata o un fertilizzante naturale per piante mediterranee.