Semina del peperoncino: tutti i passaggi

La coltivazione del peperoncino a partire dal seme richiede una certa pazienza.

Certamente però, avere in casa una pianta di peperoncino che avrai fatto crescere proprio tu, ti darà molta soddisfazione.

Basta seguire tutti i passaggi della semina del peperoncino, non hai bisogno di una serra né di un giardino, ma solo di un po’ di buona volontà.

Prima di iniziare

Prima di iniziare col procedimento vero e proprio, può esserti utile avere un paio di informazioni utili, come delle indicazioni su quale specie scegliere per la semina o quanto tempo impiegheranno i tuoi semi a germogliare.

Quale specie scegliere?

Se non vuoi aspettare troppo a lungo per la germinazione (ovvero il momento in cui il seme germoglia), la specie dei Capsicum Annuum è quella più adatta: sono anche i più facili da coltivare.

Questa specie include anche i jalapeños e i peperoncini calabresi. Di solito il peperoncino comune che utilizziamo in cucina fa parte di questa specie.

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La specie dei capsicum annuum rende anche meglio nei climi più freddi e germinano facilmente anche a temperature più basse.

Quanto tempo ci vorrà?

La maggior parte dei semi di peperoncino germoglia in circa una settimana a una temperatura di 20-25 gradi, ma la germinazione può essere diversa a seconda della varietà.

Le specie Chinense, che include gli habanero, possono impiegare più tempo a germogliare, a volte fino a 6 settimane.

Puoi acquistare i semi dal tuo vivaio locale, o semplicemente prendere i tuoi peperoncini preferiti e raschiarne i semi.

Procedimento

Vediamo ora tutto il procedimento per la semina del peperoncino.

Generalmente, si inizia in inverno e al chiuso. Il mese esatto in cui iniziare dipende da te, ma da novembre a febbraio è un buon periodo.

Preparazione dei semi

Se decidi di ricavare i semi dai tuoi peperoncini, seleziona i peperoncini migliori e i semi migliori: devono essere dorati e in buono stato.

Attenzione: in questo passaggio non toccare viso e occhi con le dita con cui hai toccato i semi, poiché sono urticanti (cioè che possono causare irritazione o bruciore).

Prima di piantare i semi, immergili per una notte in acqua tiepida. Questo passaggio è facoltativo, ma di solito i semi che metti a bagno germogliano prima.

Quindi metti i semi in bicchierini con acqua calda durante la notte. Dopodiché sei pronto per il prossimo step.

Come far germinare i semi

Ora ti serve un contenitore di plastica rettangolare con un coperchio, va benissimo anche riutilizzare una vaschetta del gelato che avrai precedentemente lavato.

Nel contenitore metti uno strato spesso di carta assorbente: lo strato di carta va inumidito per bene con uno spruzzino.

Deve essere umido in modo uniforme ma non deve esserci acqua in eccesso. Ora puoi mettere i tuoi semi nel contenitore, poggiali sulla carta umida uno alla volta.

Metti il coperchio sul contenitore ma appoggialo sopra senza chiuderlo del tutto: lascia passare un po’ d’aria.

Dopodiché metti il contenitore in un luogo caldo, ad esempio vicino ad un termosifone.

Come piantare in terreno

Dopo una settimana o due i semi dovranno aver cacciato fuori delle radichette. Questo è il momento di piantare in terreno.

Prepara dei piccoli vasetti, in alternativa puoi usare dei bicchierini da caffè che avrai forato alla base per evitare che l’acqua ristagni al suo interno.

Metti del terriccio nei vasetti, meglio se aggiungi alla miscela anche della perlite o della argilla espansa che faranno in modo che l’acqua di annaffiatura scorra via più facilmente.

Molto delicatamente preleva i semi germinati dal tuo contenitore e inserisci ogni seme in un vasetto diverso. La radichetta del seme deve essere posizionata verso il basso.

In questa fase puoi innaffiare molto delicatamente con uno spruzzino quando il terreno si asciuga.

Una volta che i primi semi iniziano a germogliare, inizia ad assicurarti che le piantine abbiano abbastanza luce solare, ad esempio sotto una finestra ben illuminata tutto il giorno.

Fase 4: il rinvaso

Quando i tuoi germogli produrranno le prime foglioline, continua con le solite cure: vaporizza quando si asciuga il terreno nel vasetto e tieni le tue piantine in un luogo luminoso.

Solo quando inizieranno a crescere più foglie è il momento di mettere le tue piantine in un vaso più grande perché le radici avranno bisogno di più spazio.

Questo è anche il momento in cui puoi iniziare a concimare. Per il prossimo mese osserverai le tue piante crescere. Innaffia, concima e mantienile in salute.

Quando spostare le piante all’aperto?

Le tue piante sono state finora in casa, in un clima controllato, senza vento, sole estremo o notti fredde da affrontare. Quindi, ora è necessario abituare le tue nuove piantine al clima esterno.

Il processo richiede un paio di settimane circa, non esporle in giornate molto ventose.

Tieni presente che il terreno si asciugherà più velocemente all’aperto a causa del sole e del vento, quindi innaffia più frequentemente.

Ecco un programma tipo che puoi seguire: sposta i vasetti all’aperto il primo giorno per 1 o 2 ore alla luce solare parziale e in un’area protetta dal vento.

Aumenta gradualmente le ore in cui le tieni fuori ogni giorno fino a 8 ore al giorno. Dopodiché prova ad esporle anche durante la notte, prima per una sola notte, poi gradualmente per più notti consecutive (purché non ci sia pericolo di gelo).

Fertilizza e innaffia regolarmente e goditi i frutti del tuo lavoro.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Adriana Capasso
Adriana Capasso
Nata a Napoli e laureata in Lettere. Convinta che prendersi cura degli esseri viventi, imparando a conoscerli sia, alla fine, prendersi cura di se stessi. Parlo delle piante, ovviamente.