Questa pianta grassa è chiamata Cactus Arachide e ha una fioritura enorme

Tra le piante grasse più curiose da incontrare in balcone o in giardino, il Chamaecereus silvestrii si fa subito notare non tanto per la sua altezza o imponenza, ma per la forma originale dei suoi fusti.

Proprio per questo è conosciuto anche come cactus arachide: i suoi steli cilindrici e allungati, sottili e multipli, ricordano vagamente la forma di una manciata di arachidi ammucchiate, ma con piccoli aculei sparsi lungo tutta la superficie.

Perché viene chiamato cactus arachide

Il nome comune “cactus arachide” nasce da un’osservazione semplice e visiva. Questo cactus sviluppa numerosi fusti ramificati che crescono in orizzontale o leggermente in pendenza, somigliando proprio a dei piccoli baccelli.

A differenza di altri cactus che si sviluppano in verticale o a colonna, il Chamaecereus ha un portamento strisciante o a cuscino, ideale per creare ciotole rigogliose e tappeti verdi da bordura.

Le sue dimensioni contenute e la crescita compatta lo rendono perfetto anche per chi ha poco spazio sul davanzale o in balcone.

Il fiore arancione

Il vero momento di gloria di questa pianta, però, arriva con la fioritura. Quando arriva la primavera inoltrata e le temperature iniziano a stabilizzarsi sui valori più miti, il Chamaecereus silvestrii esplode con fiori arancioni, rossi o rosso-rosati, grandi in proporzione al corpo del cactus. I petali si aprono a stella e sembrano piccoli fuochi d’artificio che sbocciano tra gli steli verdi.

I fiori durano alcuni giorni, ma spesso si susseguono per settimane, regalando uno spettacolo continuo e sorprendente, soprattutto se la pianta è posizionata in pieno sole.

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Consigli di cura

Chi si avvicina al mondo delle piante grasse spesso inizia proprio con cactus come questo. È resistente, poco esigente e molto generoso, ma ci sono alcuni accorgimenti importanti per mantenerlo sano e per ottenere una bella fioritura.

Il primo punto da tenere d’occhio è l’esposizione: ama il sole diretto, e per questo va posizionato in un punto dove possa ricevere almeno 5-6 ore di luce al giorno. Meglio quindi un balcone esposto a sud, oppure una finestra luminosa se coltivato in casa.

Per quanto riguarda le innaffiature, non va trattato come una pianta da appartamento tradizionale: l’acqua va data con moderazione, solo quando il terreno è completamente asciutto. Un buon vaso con fori di drenaggio è essenziale, perché l’eccesso di acqua può portare facilmente a marciumi radicali.

Infine, se si desidera incoraggiare una fioritura abbondante, si può usare un fertilizzante liquido specifico per cactacee, una volta al mese durante il periodo primaverile.

In inverno, invece, la pianta va lasciata riposare in un ambiente più fresco e asciutto, proprio per simulare le sue condizioni naturali.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".