Se prendi un’Orchidea sfiorita dal vivaio ti spiego i passaggi da seguire per preparala a fiorire

Quando scegli un orchidea phalaenopsis in un vivaio o nel reparto piante di un supermercato, ovviamente sei attratto da quella dai fiori più belli.

Non sempre però questo accade, perché puoi trovare in offerta delle orchidee già sfiorite o che stanno sfiorendo.

I prezzi sono vantaggiosi a tal punto che puoi trovarle addirittura a metà prezzo se sei fortunato; se hai approfittato di questa occasione ci sono alcuni passaggi che puoi seguire per farle rifiorire.

Vediamo insieme cosa fare per curare un orchidea sfiorita che appena portato a casa.

COSA SCOPRIRAI

Ti aspetto nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!

Controlla le radici

La prima cosa da fare quando porti a casa uno che idea è sempre guardare le radici, le radici dicono tanto sulla salute della pianta.

Se noti che le radici all’interno del vaso sono sode e verdi oppure grigiastre, hai davanti un’orchidea sana ma che ha semplicemente terminato il periodo di fioritura.

Se invece l’orchidea è sfiorita ma noti anche delle radici svuotate che tendono al beige o al marrone, è probabile che i fiori appassiti siano dovuti ad un problema di marciume.

In quel caso puoi fare poco per salvare l’orchidea, non è impossibile, ma quando la situazione è più grave solo un coltivatore più esperto potrebbe aiutarla a tornare sana.

Dunque, appurato che le radici sono sane ed è solo arrivata alla fase post-fioritura possiamo procedere allo step successivo.

Rinvasa se necessario

Il passaggio successivo è quello di controllare il terreno, poiché quando prendi un orchidea al supermercato o in vivaio è possibile che sia stata innaffiata.

Ovviamente i vivai hanno una cura diversa delle piante che vendono, rispetto invece alla cura che ricevono in un supermercato, dove invece vengono spesso inzuppate d’acqua e lasciate sugli scaffali per settimane.

In entrambi i casi, devi valutare se il terreno in cui sono piantate è quello giusto, orchidee phalaenopsis sono piante epifite, che hanno bisogno di corteccia o bark all’interno del vaso.

Se invece l’orchidea è piantata in un terreno molto compatto che non lascia alle radici lo spazio giusto per ricevere un po’ d’aria, devi rinvasare usando pezzi di corteccia freschi.

Serve potare?

Un altro fattore che devi considerare è potare o meno lo stelo fiorifero. Infatti devi capire se lo stelo su cui prima c’erano i fiori inizia seccare o ancora verde.

Quando un orchidea sfiorisce in genere è sempre bene potare lo stelo alla base delle foglie, ma c’è chi lascia lo stelo sulla pianta finché non secca completamente.

In questo caso puoi scegliere di fare l’uno o l’altro.

Scegli il posto perfetto

Dopo aver controllato le radici, rinvasato se necessario e dopo aver ripulito e potato le parti secche, non ti resta che scegliere il posto perfetto per la tua orchidea.

Un’orchidea phalaenopsis per rifiorire ha bisogno di luce solare, quindi una stanza esposta a nord non è l’ideale (perché riceve solo le prime ore di sole del mattino) e rende il processo di rifioritura molto lento.

Scegli invece una davanzale vicinissimo ad una finestra luminosa che riceva luce (filtrata da una tenda chiara se arrivano raggi diretti) durante la parte centrale della giornata fino al pomeriggio.

Solo così puoi sperare di vedere una nuova fioritura dopo la fase di dormienza.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Adriana Capasso
Adriana Capasso
Nata a Napoli e laureata in Lettere. Convinta che prendersi cura degli esseri viventi, imparando a conoscerli sia, alla fine, prendersi cura di se stessi. Parlo delle piante, ovviamente.