Sai come recuperare le aiuole che sono state ricoperte di ortica e non farla ritornare?

Con l’arrivo della primavera e i primi tepori di marzo e aprile, i giardini si riempiono di nuovi germogli, di foglie fresche e di promesse di fioriture imminenti.

Ma insieme alle piante desiderate, spesso compare anche lei, l’ortica, tra le infestanti più comuni e meno gradite di questa stagione.

L’ortica, con il suo aspetto verde rigoglioso, può sembrare inoffensiva. In realtà, è una pianta molto resistente, capace di riprendersi il suo spazio con tenacia.

Le sue radici si espandono facilmente nel sottosuolo, e il contatto con le foglie può causare irritazioni, rendendola particolarmente scomoda da gestire, soprattutto in aiuole frequentate da bambini o animali. A marzo, quando il terreno è ancora umido e l’erba cresce in fretta, l’ortica trova l’ambiente perfetto per insediarsi, spesso tra le piante buone, dove è difficile da togliere senza fare danni.

Quando e come rimuoverla senza fare danni

Il primo passo per eliminarla naturalmente è intervenire quando è ancora giovane. L’ortica, appena spuntata, ha radici più superficiali e si riesce ad estirpare con più facilità.

Dopo una pioggia leggera o un’irrigazione, quando il terreno è morbido, si può agire a mano (meglio con guanti spessi), cercando di tirare via l’intera radice. Lasciarne un pezzo sotto terra significa vederla ricrescere dopo poche settimane. Se le piante di ortica sono già adulte, può essere utile smuovere il terreno attorno alla base con una paletta per allentare il suolo prima di afferrare il fusto.

Una volta rimosse, è importante non abbandonare mai le ortiche estirpate nel giardino o vicino all’aiuola, perché, anche se tagliate, possono ancora diffondere semi se già fiorite.

Meglio raccoglierle e lasciarle seccare lontano, o addirittura usarle, perché – ironia della sorte – l’ortica è anche un ottimo ingrediente per il compost o per preparare un macerato utile contro i parassiti.

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Come impedire che l’ortica torni

Eliminare l’ortica però non basta: bisogna impedire che ritorni. Il modo più efficace e naturale per farlo è non lasciare il terreno scoperto. Dove c’è spazio libero, l’ortica si insinua. Ma se quel suolo è occupato da piante tappezzanti, come timo strisciante o sedum, o se viene coperto con una pacciamatura di foglie secche, paglia o corteccia, le possibilità di ritorno si riducono drasticamente. La pacciamatura non solo protegge dal ritorno delle infestanti, ma mantiene il terreno umido e arricchisce la terra man mano che si decompone.

Se l’ortica tende a ricomparire sempre nello stesso punto, vale la pena osservare bene quella zona: forse il terreno è troppo compatto, poco drenante o ricco di azoto, una condizione che la pianta ama. In questi casi, può essere utile arieggiare il suolo, lavorarlo leggermente e magari aggiungere compost ben maturo o sabbia, per renderlo meno ospitale per l’ortica e più adatto alle piante da fiore o da orto.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".