Che effetto fanno le piante pelose? Quando parlo di piante pelose faccio riferimento a fioriture accattivanti e non solo a quelle.
Anche le foglie hanno un aspetto ornamentale, tanto da sembrare vero e proprio velluto morbido al tatto.
Ho scelto queste piante pelose facili da curare per poter avere vere e propri esemplari da collezione.
Velluto bianco
La Tradescantia sillamontana, è una pianta sempreverde appartenente al genere tradescantia. È anche conosciuta come velluto bianco perché la peluria bianca ricopre tutte le parti della pianta: foglie, germogli e persino le gemme.
La tradescanzia pelosa ha una crescita rapida e preferisce un ambiente esterno dove può raggiungere anche i 40 cm di altezza senza sostegno. Poi il peso delle foglie carnose la fa pendere verso il basso rendendola una splendida pianta pendente.
Fiorisce nei mesi più caldi, con splendidi fiorellini di colore viola, solo sulla punta di ogni gambo.
L’irrigazione moderata è la migliore per questa pianta. Assicurati di lasciar asciugare un po’ il terriccio tra un’innaffiatura e l’altra. Mantieni le foglie asciutte senza bagnarle eccessivamente quando innaffi. Lo strato peloso si occupa già da solo di non disperdere l’umidità delle foglie.
Cineraria
La Centaurea cineraria è nota per il suo bellissimo fogliame grigio-argento, un colore come quello del ghiaccio che la rende accattivante e meravigliosa da contemplare.
Ma la forma fitta delle sue foglie e il colore non sono le uniche caratteristiche da prender in esame.
Se osservate da vicino queste hanno una superficie vellutata che cambia addirittura tono al tatto, proprio come il vero velluto.
Begonia masoniana
La Begonia masoniana è una pianta d’appartamento perenne ed è nota per il suo design unico delle foglie.
Ha grandi foglie verdi con centro scuri che ricordano una croce di ferro, da cui uno dei nomi comuni, la pianta dalla croce di ferro.
La pianta cresce meglio a temperature moderate , intorno ai 20 gradi.
Richiede un terreno organico e ricco di sostanze nutritive con un pH compreso tra 6,1 e 6,5. Non deve essere annaffiata troppo e richiede un’elevata umidità.
Capelli d’angelo
L’Artemisia schmidtiana Maxim è solitamente usato come pianta da bordura nei giardini a causa del suo fogliame grigio-argento e delle fioriture bianche durante l’estate.
Queste piante prosperano in ambienti soleggiati e asciutti e richiedono poche annaffiature dopo che la pianta si è ambientata.
Spesso hanno bisogno di potature e possono sopravvivere all’inverno. Sono resistenti alla siccità ma aumenta l’irrigazione in caso di caldo estremo.
Dea verde
La dea verde, scientificamente nota come Echeveria haageana, è una pianta succulenta con foglie appuntite.
Le foglie sono raggruppate come una rosa e sono ricoperte da una peluria che le rende al tatto vellutate. Amano gli ambienti asciutti e non possono sopravvivere all’acqua in eccesso.
Va piantato su un terreno che drena correttamente e annaffiato solo quando è essiccato.
Trattandosi di una pianta succulenta, necessita di un’esposizione diretta alla luce solare per almeno 6 ore al giorno.
Pianta di ciniglia
Pianta di ciniglia, scientificamente nota come Acalypha hispida, ha una infiorescenza allungata che richiama proprio la ciniglia dal colore rosso.
Le lunghe infiorescenze pendono e offrono uno spettacolo mai visto prima in fatto di piante.