Se il tempo è di nuovo grigio e piovoso dovresti fare attenzione a queste cose in balcone

Capita spesso, proprio quando le giornate sembravano finalmente essersi aperte alla primavera, che il cielo torni improvvisamente grigio, la pioggia arrivi a sorpresa e i temporali si facciano sentire anche sul nostro balcone.

Ed è proprio in questi momenti che le piante fiorite e delicate che abbiamo sistemato con cura all’esterno vanno seguite con un pizzico di attenzione in più. Non servono grandi interventi, ma piccoli gesti che possono fare la differenza tra una pianta che supera il maltempo e una che ne soffre.

Il primo pensiero va sicuramente alla quantità d’acqua che il terreno riceve. Se i vasi sono esposti direttamente alla pioggia, il rischio è che si inzuppino troppo, specialmente quelli senza un buon drenaggio.

Le piante da fiore come petunie, gerani e margherite africane non amano i ristagni: se il sottovaso si riempie d’acqua, è meglio svuotarlo subito. Anche spostare temporaneamente le piante più fragili sotto una tettoia, un ombrellone o semplicemente più vicino al muro può aiutare a proteggerle da rovesci improvvisi.

Ma quando manca il sole per più giorni di fila, oltre all’umidità il vero problema diventa la luce scarsa. Le piante fiorite che amano l’esposizione piena possono iniziare a rallentare la crescita, ad allungarsi o a cambiare colore.

Se si nota che le foglie diventano un po’ più pallide o che i fusti si stirano verso l’esterno, è il segnale che stanno cercando più luce. Anche senza sole diretto, è importante sistemare i vasi in modo che ricevano quanta più luce naturale possibile, magari avvicinandoli alla ringhiera o spostandoli in un punto più aperto del balcone.

La pioggia, però, non è sempre nemica: dopo un acquazzone, l’aria si purifica, la polvere viene lavata via e le foglie sembrano più brillanti. Ma l’eccesso di umidità può attirare lumache, afidi o piccoli funghi che approfittano del clima umido per farsi strada tra i petali e le foglie.

Un’occhiata attenta sotto le foglie, e tra gli steli più bassi, è spesso sufficiente per intercettare questi ospiti indesiderati. Se noti qualche presenza sospetta, si può intervenire con un rimedio naturale come un po’ d’acqua e sapone neutro spruzzato con delicatezza.

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In questi giorni di cielo chiuso, le concimazioni vanno sospese. Meglio aspettare che torni il sole e la pianta possa riprendere a crescere con energia, senza forzarla quando è in una fase di riposo forzato. È un po’ come quando anche noi ci sentiamo più lenti durante le giornate di pioggia: la pianta si comporta allo stesso modo.

Infine, osservare il balcone durante un temporale o subito dopo può essere un momento utile per ripensare alla disposizione delle piante.

Forse un vaso riceve troppa pioggia, forse un altro resta troppo in ombra per giorni. A volte, basta spostare un vaso di pochi centimetri per farlo stare molto meglio.

Le giornate grigie passeranno, come sempre. E se in questo tempo incerto avremo dedicato un po’ di cura e attenzione in più alle nostre piante, quando tornerà il sole lo faranno anche i colori, i profumi e le nuove fioriture.

Perché anche il balcone, come il giardino, vive il tempo che fa, e ci chiede solo di accompagnarlo un passo alla volta, anche quando piove.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".