Come concimare il plumbago per averlo sempre pieno di fiori

In piena estate, il plumbago è uno dei protagonisti più spettacolari del giardino e del balcone.

I suoi fiori azzurri, morbidi e leggeri come nuvole, si aprono in successione, formando cascate di colore che attirano lo sguardo.

Ma perché continui a fiorire senza sosta, ha bisogno di qualche attenzione mirata, soprattutto per quanto riguarda innaffiature e concimazioni, due aspetti che vanno a braccetto durante i mesi più caldi.

Il ritmo giusto

Durante l’estate, il plumbago non si accontenta di qualche goccia d’acqua o di un po’ di concime dato una volta ogni tanto. Questa pianta ha un metabolismo molto attivo: cresce velocemente e fiorisce abbondantemente, ma per farlo consuma molte energie.

Ecco perché è importante nutrirlo con regolarità. Un buon concime liquido per piante da fiore, diluito nell’acqua d’annaffiatura ogni quindici giorni, è un alleato prezioso. Questo tipo di fertilizzante aiuta a stimolare la produzione di nuovi boccioli, rendendo le fioriture più intense e durature.

Chi invece preferisce un approccio più pratico, può scegliere un concime granulare a lenta cessione, da distribuire intorno al piede della pianta. Questa soluzione è utile soprattutto se non si ha tempo o si tende a dimenticare gli appuntamenti con la concimazione. Il nutrimento verrà rilasciato gradualmente nel terreno, sostenendo la pianta nel corso delle settimane.

Quando e quanto innaffiare

Il plumbago è una pianta generosa, ma non ama gli eccessi. L’acqua va data con regolarità, specialmente se si trova in vaso, dove il terreno si asciuga più rapidamente.

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Nelle giornate particolarmente calde, può essere necessario annaffiare il plumbago anche una volta al giorno, ma solo se il substrato risulta asciutto. Basta infilare un dito nel terriccio per capire se la pianta ha sete: se la superficie è ancora umida, meglio aspettare. Innaffiare quando non serve rischia di creare ristagni, che il plumbago non sopporta.

L’orario migliore per farlo è la mattina presto o la sera tardi, quando il sole non è più così aggressivo. In questo modo si evita che l’acqua evapori subito e si permette alle radici di assorbirla con calma, senza che le foglie si scottino per il contatto con le gocce sotto i raggi diretti.

Protezione dalla calura

Anche se il plumbago ama il sole, nelle giornate più torride può capitare che le foglie appassiscano o che i fiori si secchino prima del tempo. In questi casi, un piccolo accorgimento può fare la differenza: spostare il vaso in una zona dove riceve sole diretto solo per qualche ora, o ombreggiarlo nelle ore centrali della giornata con un telo leggero.

Se invece la pianta comincia a rallentare la fioritura o a perdere il suo colore brillante, potrebbe essere un segnale che ha bisogno di più nutrimento. Una nuova dose di concime, accompagnata da un’annaffiatura abbondante ma ben dosata, può aiutare a rimetterla in carreggiata.

Con queste cure, il plumbago continuerà a regalare fiori azzurri e leggeri fino all’autunno, trasformando ogni angolo in una nuvola fiorita, capace di resistere anche ai giorni più caldi se coccolata nel modo giusto.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".