Molti giardinieri sanno che il bicarbonato di sodio è utile per avere piante fiorite più rigogliose e sane. Alcune piante, infatti, rispondono in modo positivo a piccoli trattamenti con il bicarbonato: ne traggono beneficio sia per la fioritura che per la prevenzione di malattie fungine.
Nella lista delle più grate troviamo gerani, ortensie, begonie, petunie, rose, tagete, zinnie, impatiens e perfino i lillà.
Ma come si usa davvero il bicarbonato? E perché funziona?
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Perché il bicarbonato fa bene
Il bicarbonato di sodio agisce su due fronti principali: da un lato modifica leggermente il pH del terreno e delle foglie, rendendo più difficile la proliferazione di funghi e muffe; dall’altro aiuta la pianta a mantenersi più sana e quindi a concentrare le energie sulla produzione dei fiori. Non è un fertilizzante vero e proprio, ma un piccolo integratore naturale che previene malattie come oidio e macchie fogliari, molto comuni sulle piante da fiore.
Come preparare la soluzione di bicarbonato
Per usare correttamente il bicarbonato, è importante non esagerare. Una quantità eccessiva potrebbe rendere il terreno troppo alcalino e causare l’effetto opposto. Il metodo più sicuro è preparare una soluzione delicata sciogliendo un cucchiaino di bicarbonato in un litro d’acqua a temperatura ambiente.
Se vuoi renderla ancora più efficace, puoi aggiungere qualche goccia di sapone di Marsiglia liquido, che aiuta la soluzione ad aderire meglio alle foglie. Questa miscela si può spruzzare sulle piante ogni due settimane, preferibilmente al mattino presto o alla sera, mai sotto il sole diretto.
Gerani e petunie

I gerani, spesso soggetti a macchie e marciumi sulle foglie, traggono grande beneficio da un trattamento con bicarbonato. Spruzzando la soluzione sulle foglie e sul terreno, si previene la formazione di funghi che possono indebolire la pianta. Anche le petunie, che in estate soffrono facilmente di oidio, ringrazieranno con una fioritura più lunga e intensa. Dopo due o tre applicazioni, i fiori risultano più vivaci e resistenti.
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Ortensie e begonie

Le ortensie rosa, che amano un terreno leggermente neutro o basico, possono mantenere meglio la loro tonalità grazie al bicarbonato. Basta una spruzzata leggera sul terreno una volta al mese per aiutare la pianta a mantenere un pH più stabile.
Le begonie, invece, sono delicate e spesso vulnerabili all’umidità stagnante; una passata preventiva con bicarbonato evita la formazione di macchie sulle foglie e preserva la loro bellezza.
Rose e lillà

Chi coltiva rose sa bene quanto siano soggette all’oidio, quella patina bianca che rovina le foglie. Con il bicarbonato, usato regolarmente, si crea un ambiente sfavorevole a questo fungo. Lo stesso vale per i lillà, che amano l’aria ma possono soffrire di malattie fogliari nelle estati umide. Con trattamenti leggeri e costanti, la chioma resta sana e i boccioli più vigorosi.
Tagete, zinnie e impatiens

Le zinnie e i tagete, piante amatissime per i balconi estivi, fioriscono in abbondanza ma spesso sono vittime di marciumi alla base. Il bicarbonato, vaporizzato sul terreno, aiuta a prevenire questi problemi senza ricorrere a prodotti chimici. Anche le impatiens, che preferiscono zone più ombreggiate e umide, possono sviluppare funghi se l’ambiente è troppo stagnante: il bicarbonato le mantiene sane e pronte a fiorire senza interruzioni.
Quando e come ripetere i trattamenti
Il segreto è la costanza ma senza esagerare. Un’applicazione ogni due settimane è sufficiente, oppure una volta alla settimana se il clima è particolarmente umido e caldo, condizioni ideali per i funghi. È sempre meglio spruzzare la soluzione solo su foglie asciutte e mai subito dopo l’annaffiatura.
Se le foglie mostrano una leggera patina bianca dopo l’applicazione, significa che la dose è eccessiva: in quel caso basta sospendere per qualche giorno e riprendere con una soluzione più diluita.