La pianta del cappero, conosciuta scientificamente come Capparis spinosa, è una meraviglia del Mediterraneo.
Chiunque abbia visto un vecchio muro di pietra, magari in riva al mare, sa bene quanto sia scenografica quando si ricopre di foglioline tondeggianti e dei suoi particolari fiori bianchi con lunghi stami violacei.
Coltivarla in giardino o in vaso sul balcone non è difficile, ma richiede alcune attenzioni specifiche per farla fiorire e prosperare a lungo.
COSA SCOPRIRAI
Scegliere la posizione giusta
Il primo passo per avere un cappero sano è scegliere un luogo molto soleggiato. Questa pianta è abituata al clima caldo e arido delle zone mediterranee e più ore di sole riceve, meglio si sviluppa.
Non teme il calore, anzi, i suoi rami cadenti amano essere riscaldati dalla luce diretta per tutto il giorno. Se vuoi coltivarla in vaso, posizionala su un balcone esposto a sud o ovest, dove possa ricevere sole pieno. Se invece cresce in giardino, scegli un angolo asciutto, magari vicino a rocce o muri, proprio come in natura.
Usare il terreno drenato
Un altro segreto per una pianta di cappero felice è un terreno ben drenato e povero, simile a quello che troverebbe spontaneamente tra le fessure dei muretti a secco.
Non è una pianta che ama i terreni ricchi e fertili, perché troppa sostanza organica la renderebbe meno resistente. Puoi usare un miscuglio di terriccio universale alleggerito con sabbia e ghiaia per assicurare che l’acqua scorra via velocemente. Nei vasi, il drenaggio è ancora più importante: metti sul fondo uno strato di argilla espansa o sassolini, così da evitare ristagni che potrebbero far marcire le radici.
Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!
Come e quando annaffiare
Il cappero è una pianta che tollera bene la siccità, quindi non bisogna esagerare con le annaffiature. Meglio bagnare poco ma in profondità, solo quando il terreno è completamente asciutto. In estate, soprattutto se coltivato in vaso, potresti dover annaffiare una volta a settimana, ma sempre controllando prima che il terriccio non sia già umido.
Nei periodi più freschi, le annaffiature si riducono drasticamente, e in inverno possono essere quasi nulle, perché la pianta entra in una fase di riposo. Ricorda che troppa acqua è il nemico principale del cappero.
La potatura per stimolare nuovi rami
Il cappero non ha bisogno di potature drastiche, ma qualche intervento leggero può aiutare a mantenerlo più ordinato e stimolare nuovi germogli. Il momento migliore per potarlo è alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera, quando riprende la vegetazione.
Puoi eliminare i rami secchi o troppo vecchi e accorciare leggermente quelli più lunghi per favorire la produzione di nuovi getti, che saranno proprio quelli che porteranno i fiori. Una potatura troppo intensa però può ridurre la fioritura, quindi meglio procedere con delicatezza.
Come favorire la fioritura
Per avere tanti fiori spettacolari, lunghi e delicati, il cappero deve essere esposto al sole. È una pianta che fiorisce meglio se vive in un terreno povero, con poca acqua, come accade nei suoi habitat naturali. Non serve concimare frequentemente; un po’ di concime a lenta cessione all’inizio della primavera può bastare per darle energia. Se riceve troppa acqua e nutrimento, la pianta produrrà molte foglie ma meno fiori.
Una pianta che regala bellezza e frutti
Prendersi cura del cappero non significa solo ammirarne i fiori, ma anche raccogliere i suoi preziosi boccioli, quelli che diventano le famose “caperi” in salamoia. Se vuoi godere di questa piccola bontà, raccogli i boccioli quando sono ancora chiusi, preferibilmente al mattino presto, e poi lascia che la pianta continui a fiorire con nuovi germogli. È una pianta generosa che, se trattata bene, può regalare fioriture per mesi e durare tantissimi anni, arrampicandosi e cascando con grazia.