Come prendersi cura delle Piante grasse per averle belle anche con forti pioggie

Le piante succulente sono note per la loro capacità di immagazzinare acqua nelle foglie e negli steli, rendendole adatte ai climi aridi.

Proprio per questa loro capacità le innaffiature vanno somministrate con meno frequenza rispetto a quella utilizzata per le piante non succulente.

Tuttavia, poiché spesso le piante grasse sono coltivate all’esterno, come ci si comporta nel caso di forti piogge o un’esposizione prolungata all’umidità?

Le piogge prolungate possono rappresentare una sfida per queste piante che non necessitano di molta acqua per prosperare.

Vediamo insieme quali stratagemmi puoi adottare per evitare i rischi appena elencati!

Terreno e drenaggio

Spesso viene sottovalutata l’importanza del terreno, ma uno dei primi metodi per limitare i danni derivanti da esposizioni prolungate alle piogge è proprio scegliere fin da principio il terreno giusto.

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Assicurati che le tue piante grasse siano coltivate in una miscela di terreno molto drenante, specificatamente formulata per piante grasse e cactus.

Questo tipo di terreno permette all’acqua in eccesso di drenare e scorrere via rapidamente, evitando che le radici siedano nell’acqua stagnante e in un tereno che si inzuppa come una spugna.

Scegli vasi con fori di drenaggio adatti per facilitare un drenaggio efficiente dell’acqua ed evitare l’accumulo di umidità eccessiva attorno alle radici.

Riparo dalla pioggia battente

Se le tue piante grasse vengono collocate in un giardino all’aperto, considera di fornire loro una qualche forma di riparo durante i periodi di forte pioggia.

Puoi utilizzare una copertura temporanea o spostare le piante grasse in vaso in un’area coperta per evitare che vengano inondate da eccessiva umidità.

Fornire una posizione riparata può aiutare a proteggere le piante dal ristagno idrico e dal potenziale marciume radicale.

Regolare la frequenza di irrigazione

Con l’inizio di periodi di forti piogge, è essenziale regolare di conseguenza il programma di irrigazione.

Riduci al minimo la frequenza dell’irrigazione per compensare l’aumento dell’umidità dovuta alla pioggia.

L’irrigazione eccessiva durante i periodi piovosi può portare al marciume radicale e ad altri problemi fungini.

Monitora i livelli di umidità del terreno e innaffia solo quando il terreno si è completamente asciugato e non sono previste piogge imminenti.

Posizionare le piante su piani rialzati

Sollevare leggermente i vasi da terra o utilizzare i piedini per vasi può impedire che i vasi rimangano nel terreno impregnato d’acqua.

Questa pratica aiuta a mantenere un flusso d’aria e un drenaggio adeguati attorno alle radici, riducendo il rischio di marciume radicale.

Inoltre, elevare i vasi impedisce all’acqua di stagnare alla base e di penetrare attraverso i fori di drenaggio creando così ulteriori danni alle radici delle piante.

Migliorare la circolazione dell’aria

Assicurati che le tue piante grasse abbiano una sufficiente circolazione d’aria, soprattutto dopo forti piogge.

Una buona circolazione dell’aria aiuta ad asciugare l’umidità in eccesso sulle foglie e previene lo sviluppo di malattie fungine.

Se le piante grasse vengono posizionate all’interno, assicurati che la stanza sia ben ventilata per evitare l’accumulo di umidità intorno alle piante.

Potrebbe servire svasarle e far asciugare all’aria il terreno se la pioggia ha completamente impregnato la zolla che impiegherà molto tempo prima di asciugarsi.

Potare le parti danneggiate

Dopo forti piogge, ispeziona le tue piante grasse per eventuali segni di danni causati dall’acqua, come foglie molli o scolorite.

Taglia eventuali parti danneggiate o marce utilizzando cesoie da potatura sterilizzate per prevenire la diffusione di malattie.

Effettua tagli netti per incoraggiare una ricrescita sana e ridurre al minimo lo stress sulle piante.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Adriana Capasso
Adriana Capasso
Nata a Napoli e laureata in Lettere. Convinta che prendersi cura degli esseri viventi, imparando a conoscerli sia, alla fine, prendersi cura di se stessi. Parlo delle piante, ovviamente.