Moltiplica l’Agave con questo metodo per avere piantine all’infinito

L’Agave è una pianta succulenta molto resistente che spesso viene confusa con l’Aloe perché le sue foglie ne ricordano le fattezze.

È un’ottima scelta sia come pianta in vaso, sia come pianta da aiuola, soprattutto se hai un giardino roccioso.

Se coltivi l’Agave offrendole tutte le cure di cui ha bisogno, la pianta ti ringrazierà facendo nascere dei polloni alla base della pianta madre, altro non sono che dei piccoli cuccioli di agave.

Hai 2 opzioni: o lasci che crescano creando una pianta più piena, oppure puoi decidere di staccarli e piantarli in nuovi vasi per creare tantissime nuove piante.

Vediamo insieme come moltiplicare l’agave trapiantando i nuovi germogli!

Cosa ti servirà

Prima di iniziare ecco un elenco di cose che ti torneranno utili per la moltiplicazione dell’agave:

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  • Guanti spessi
  • Forbici/potatori
  • Vasi piccoli
  • Terreno per succulente e cactus
  • Un telo di cotone (facoltativo)

Procediamo con il primo passaggio della moltiplicazione!

Estrai i cuccioli di Agave dalla pianta madre

Se hai una pianta di agave in vaso dovrai sollevare la pianta dal vaso; se la pianta è molto grande puoi usare delle pinze per far leva sui bordi del vaso e allentare il terreno.

Meglio se un’altra persona ti aiuterà a sollevare l’agave dal suo vaso.

Dopodiché potrai poggiare la pianta e la sua zolla di terreno sul telo di cotone che avrai precedentemente posizionato a terra: questo passaggio è facoltativo, aiuta semplicemente a non sporcare eccessivamente e a fare in modo che il procedimento avvenga in modo ordinato.

Se invece la pianta di agave è piantata in giardino non dovrai alzare tutto la pianta ma dovrai scavare semplicemente il terreno intorno ai cuccioli per poterli staccare.

Utilizza una cazzuola o una piccola pala per estrarre il pollone, facendo attenzione a non danneggiare la pianta madre.

Stacca delicatamente il cucciolo dalla pianta madre. Taglia le radici se necessario e taglia la radice più grande e più spessa che collega il cucciolo alla pianta principale.

Ovviamente taglia la radice più in basso possibile lasciando comunque un margine di radice alla base del cucciolo per permetterne la crescita successiva.

Trapianta i cuccioli di agave

Ora sei pronto per il trapianto. Un corretto drenaggio e aerazione sono fondamentali per le agavi, quindi assicurati di utilizzare una miscela per cactus e succulente o modifica il tuo terreno con una buona quantità di pomice o perlite, sabbia o ghiaia per l’orticoltura.

Prepara i vasi riempiendoli per 3/4 di terreno.

Piantare in giardino

Non piantare i cuccioli di agave in un’area troppo incassata dove l’acqua si accumula.

Scava una buca larga almeno il doppio del necessario per il cucciolo. La maggior parte delle agavi ha radici diffuse e poco profonde, quindi la larghezza è più importante della profondità.

Metti il ​​cucciolo nella buca, allarga le radici e riempi gli spazi vuoti con la miscela di terreno.

Posiziona la corona della pianta più in alto e non coprirla col terreno per prevenire il marciume del colletto.

Piantare in vaso

Tieni il cucciolo di agave al centro del vaso e riempilo con una miscela di terreno per cactus e succulente.

Tieni la corona in alto, ma spingi con decisione verso il basso sul terreno circostante per stabilizzare la pianta. Aggiungi più terriccio se necessario e compatta bene la terra intorno alle radici.

Innaffiare i cuccioli appena trapiantati

Innaffia la zolla di terreno quanto basta per rimuovere gli spazi d’aria dal terreno.

In inverno dovrai innaffiare meno frequentemente, una volta al mese in primavera e in autunno, e ogni due settimane in estate. Quando i cuccioli saranno maturi avranno ancor meno frequentemente bisogno di acqua.

Quando innaffi poi aspetta che si asciughi completamente il terreno prima di innaffiare di nuovo.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Adriana Capasso
Adriana Capasso
Nata a Napoli e laureata in Lettere. Convinta che prendersi cura degli esseri viventi, imparando a conoscerli sia, alla fine, prendersi cura di se stessi. Parlo delle piante, ovviamente.