3+1 modi per recuperare un’Orchidea senza forze per il caldo

Non c’è persona che non resti incantata davanti alle bellissime fioriture dell’Orchidea, pianta amata per la sua bellezza e odiata per le sue esigenze di cura.

Questa pianta, che ha origine nei paesi tropicali, si differenzia in tantissime specie e varietà: la più comune e diffusa in Italia è sicuramente l’Orchidea Phalaenopsis, celebre per grandi foglie basali e fiori a forma di farfalla.

In alcuni periodi dell’anno, quando le temperature sono abbastanza alte ormai da qualche mese, l’Orchidea può apparire senza forze, quasi stanca: le foglie tendono ad afflosciarsi e i fiori, se ancora presenti, appassiscono con rapidità.

Come fare per recuperarla? Ecco una serie di trucchetti infallibili: provare per credere!

Innaffiatura totale

Un primo gesto da compiere, essenziale per recuperare l’orchidea debilitata dal caldo, è quello dell’innaffiatura totale.

Prendi la tua orchidea e immergila in una bacinella o un lavandino piena d’acqua in modo che questa arrivi a un’altezza di circa 1/3 del vaso.

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Lascia così per circa 20-25 minuti: in questo lasso di tempo, attraverso i fori di drenaggio sul fondo del vaso, la pianta assorbirà un alto quantitativo d’acqua che la aiuterà a riprendersi.

Se ti sei fatto pendere la mano e hai innaffiato troppo, scopri qui cosa fare.

Potatura dello stelo

Di norma, lo stelo dell’orchidea, quando non ha più fiori, va reciso agli inizi dell’autunno, quando la pianta sta per andare in riposo vegetativo.

Sarà, poi, nei mesi freddi che la pianta genererà un nuovo stelo da cui, in primavera, nasceranno altri boccioli.

Se, però, la pianta è fortemente debilitata dal caldo, puoi staccare lo stelo floreale già adesso. In questo modo, l’orchidea avrà un elemento in meno per cui sprecare le sue energie che verranno impiegate, invece, per garantire una ripresa della salute delle foglie e del resto della chioma.

Qui puoi scoprire cosa fare in caso di stelo secco e marrone.

Concime energetico

Forse hai sospeso le concimazioni pensando che la fase più intensa del caldo fosse terminata… ma non è stata una giusta mossa!

Quando l’orchidea è affaticata dalle eccessive e prolungate alte temperature, non c’è niente di meglio che rinforzarla con del concime energetico.

L’ideale? Somministra una dose del concime che normalmente utilizzate a marzo per favorire la ripresa vegetativa della pianta, quindi con formula 30:10:10 (N:P:K) ossia 30 parti di azoto, 10 parti di fosforo e 10 parti di potassio.

In questo modo, darai una forte dose di energia alla pianta che la aiuterà a tornare in forma e a resistere agli ultimi giorni di caldo estremo.

Ti piace sperimentare il fai da te? Ecco come preparare un concime naturale per la tua orchidea.

Vaporizzazione “di supporto”

Come in molti già sanno, l’orchidea ha generalmente bisogno di un habitat in cui il tasso di umidità sia abbastanza elevato (tra il 55% e oltre l’80%).

Quando, soprattutto verso la fine dell’estate, il caldo tende a essere più secco, la pianta può presentare alcuni segni di affaticamento.

Una delle soluzioni consiste nella vaporizzazione “di supporto ossia nel vaporizzare dell’acqua a temperatura ambiente sulle foglie utilizzando una bottiglia spray o un vaporizzatore.

In questo modo, aumenterai il tasso di umidità superficiale della pianta aiutandola a riprendersi dal prolungato ed eccessivo calore cui è sottoposta.

Questo metodo, inoltre, manterrà pulite e più sane le foglie. Qui puoi trovare alcuni consigli se la tua pianta ha perso tutte le sue foglie.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".