Perché la Dimorfoteca ha i petali pieni di macchie?

La dimorfoteca è una bellissima pianta fiorita dalle infiorescenze simili a margherite colorate.

La bellezza dei suoi fiori è il motivo per cui viene coltivata e per questo diventa spiacevole osservare la comparsa di macchie bianche sui petali.

Ma di cosa si tratta? I motivi possono essere diversi e una corretta diagnosi può permetterti di individuare quali sono i passaggi da seguire per rimediare.

Vediamo subito allora perché la tua dimorfoteca ha le macchie sui petali dei fiori!

Pioggia acida

Le macchie bianche sui petali dei fiori possono essere la conseguenza diretta di piogge acide.

L’effetto delle piogge acide può mostrarsi fin da subito proprio su fiori e foglie ma può avere anche effetti nel medio termine poiché alterando il pH del terreno potrebbe provocare uno scolorimento più importante sulle foglie.

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Non c’è nulla che tu possa fare in questo caso, se non correggere il pH del terreno rendendolo meno acido (ad esempio aggiungendo della cenere) e aspettare che crescano nuovi fiori sani.

Botrite

Le macchie sui petali dei fiori possono essere dovute a malattie fungine quali la botrite.

La botrite è chiamata anche muffa grigia proprio per lo strato di soffice muffa grigiastra prodotta su alcune parti della pianta.

La botrite può rapidamente rovinare i fiori, inoltre i petali infetti che cadono sul fogliame o sugli steli possono causare ulteriore deperimento e morte.

La prevenzione delle malattie da Botrytis cinerea può essere molto difficile quando le condizioni meteo prevedono piogge e cielo coperto, aumentando il rischio di diffusione delle malattie fungine.

La chiave per evitare la botrite è la prevenzione dell’infezione e la prevenzione della germinazione delle spore.

Per fare ciò, devi evitare la condensa sui boccioli dei fiori. Rimuovi il più possibile materiale vegetale morto, evita di innaffiare i fiori dall’alto e favorisci un maggiore circolo d’aria.

Oidio

L’oidio è un fungo che si diffonde su foglie e fiori. Gli attacchi di oidio sono quasi esclusivamente confinati alla superficie esterna della pianta in quanto non penetra direttamente nei tessuti della pianta.

Una spora, portata molto probabilmente dal vento, si posa su un fiore e ad una percentuale alta di umidità germina, producendo un micelio farinoso biancastro.

L’aria calda e umida è maggiormente favorevole alla germinazione, dunque c’è un rischio considerevole da aprile a ottobre.

Poiché le spore sono in grado di germinare anche in condizioni abbastanza sfavorevoli (in assenza di acqua), le precauzioni sono più o meno vane.

Tuttavia, l’obiettivo è limitare gli sbalzi di temperatura e le variazioni di umidità, perché aiuta questo fungo a svilupparsi.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Adriana Capasso
Adriana Capasso
Nata a Napoli e laureata in Lettere. Convinta che prendersi cura degli esseri viventi, imparando a conoscerli sia, alla fine, prendersi cura di se stessi. Parlo delle piante, ovviamente.