Anche le nostre piante possono essere bruciate dal sole.
I tessuti della pianta sono sensibili alla luce, ne assorbono le qualità per poter attivare la fotosintesi e quindi vivere bene ma il sole bollente non perdona se ci si espone troppo e per troppo tempo, e questo discorso vale anche per le piante.
Ci sono però dei segnali che ti consentono di capire che si tratta di bruciature da sole e non da concime o dall’azione di qualche parassita che rende la foglia necrotica.
Vediamo insieme di quali segnali si tratta e come intervenire quando il sole brucia le foglie delle nostre piante.
COSA SCOPRIRAI
Le foglie sbiadiscono
Comincia con l’osservare il colorito della foglia e tieni sempre ben presente che tipo di colorito la pianta ha per sua natura.
Il colorito della foglia è sensibile alla luce e queste cambiano colore a seconda dell’esposizione ai raggi caldi e luminosi, come la nostra pelle con la tintarella.
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Ma quando parliamo di foglia bruciata, questa comincia a sbiadire il suo colore naturale e perdere di tono.
Tieni d’occhio la posizione della foglia perché, se si tratta di bruciature, questa perdita di tono di colore riguarda quelle più esterne, solo le più esposte.
Se la perdita di tono si estende a tutta la chioma e vi sono parti non esposte allora si tratta di altro.
Le foglie cominciano ad avere i bordi secchi
La secchezza di un corpo vegetale può dipendere da diversi fattori, prima di tutto l’idratazione.
Ma se le foglie più esposte cominciano a seccare i bordi allora occhio che la foglia sta cominciando a bruciare.
Le parti estreme vengono idratate con difficoltà e la pianta irradia nutrienti solo nel corpo centrale della foglia.
Le foglie si accartocciano
Osserva le foglie maggiormente esposte, quelle più esterne e cerca di capire la forma e la consistenza, constatando un aspetto evidente: ve ne sono alcune che hanno cominciato ad accartocciarsi.
Non è raro vedere foglie che si accartocciano, i tessuti sono secchi e perdono elasticità con una tale luminosità e calore.
Le foglie si ricoprono di puntini
Se ti capita di cominciare a notare piccoli puntini sulla superficie esposta delle foglie simili a lentiggini sulla pelle, dal colore marrone, allora questo potrebbe essere un ulteriore segno che ti indica una bruciatura.
La foglia sta cominciando a soffrire per una tale esposizione e si ricopre di macchioline che col tempo avvizziranno e seccheranno, lasciando lesioni evidenti.
Dove è più probabile individuare segni di bruciatura?
Una discriminante cruciale nell’osservazione di questi segnali deve sempre essere la posizione della foglia.
Quando parliamo di posizione facciamo riferimento alla coincidenza di questi segnali con un’esposizione alla luce prolungata perché appartenente alla parte esterna della chioma.
Se la parte più interna e nascosta non mostra segni mentre quella esterna sì, allora è senz’altro un segno di bruciatura.
In altri casi, quando si tratta di segni generalizzati allora possiamo pensare all’assenza di nutrienti, al marciume, ad un’infezione fungina, tutte cause che andrebbero a colpire l’intera chioma e non solo una parte.
Come intervenire
Se la pianta è in vaso, spostala in un punto più riparato dal sole nelle ore più calde.
Informati sempre sul tipo di varietà e sulle sue esigenze in fatto di esposizione.
Innaffia sempre nelle ore più fresche del giorno per evitare che le goccioline che bagnano la foglia possano fare da effetto lente, accentuando il potere della luce e bruciando la foglia a chiazze.
Elimina solo le foglie che sono rovinate per oltre il 50% della superficie, e sempre usando forbici ben sterilizzate. Non devi però potarla, eliminando rami interi a meno che non siano del tutto secchi.