Immagina una fresca mattina d’inverno, quando ti affacci in giardino e trovi la tua orchidea Cymbidium carica di steli pieni di boccioli pronti a schiudersi.
Il Cymbidium è un’orchidea elegante e resistente, capace di regalare fioriture spettacolari che possono durare mesi e con il susseguirsi delle stagioni temperate, questa pianta può vivere all’esterno gran parte dell’anno e sviluppare tantissimi fiori se segui il suo ritmo naturale.
I fiori dell’orchidea Cymbidium sono raccolti in lunghe spighe, con decine di boccioli che sbocciano in sequenza. Una pianta adulta e sana può produrre infiorescenze ricchissime dai colori vivaci, ripagando con la sua bellezza la pazienza del coltivatore.
Il risveglio del Cymbidium
Con l’arrivo della primavera, il tuo Cymbidium si risveglia dal riposo invernale. Se durante l’inverno l’hai tenuto al riparo dal gelo, appena le temperature notturne non scendono più sotto lo zero puoi iniziare ad abituarlo di nuovo all’esterno.
Dopo la fioritura (tipicamente a fine inverno), porta la pianta all’aperto in posizione luminosa. Scegli un angolo riparato dove arrivi il sole del mattino ma non i raggi diretti di mezzogiorno, specialmente nelle prime settimane: le foglie potrebbero bruciarsi se esposte bruscamente al sole intenso. La luce abbondante stimolerà la nuova crescita, ma procedi per gradi – un po’ di mezz’ombra iniziale e poi sempre più luce man mano che la pianta si adatta.
In questo periodo il Cymbidium inizia a produrre nuovi germogli alla base dei suoi pseudobulbi (i rigonfiamenti da cui partono foglie e radici). Ogni nuovo germoglio di quest’anno diventerà un pseudobulbo che potrà fiorire il prossimo inverno, quindi è importante favorirne lo sviluppo vigoroso.
Mantieni il substrato leggermente umido con innaffiature regolari, evitando però i ristagni d’acqua. Dopo i freddi mesi invernali, la pianta ha sete ma le radici restano delicate: meglio dare acqua poco e spesso piuttosto che troppa tutta in una volta. Controlla il vaso dopo l’inverno: se noti radici che fuoriescono ovunque o bark (cortecce) decomposto, valuta un rinvaso primaverile.
Il Cymbidium non ama essere disturbato spesso, ma ogni 2-3 anni è consigliabile rinvasarlo a fine fioritura utilizzando un terriccio nuovo e ben drenante. Quando rinvasi, non esagerare con le dimensioni del nuovo vaso: questa orchidea fiorisce meglio se le radici stanno un po’ strette.
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Se dividi la pianta, lascia almeno tre pseudobulbi per ogni porzione, così ciascuna avrà abbastanza forza per fiorire. In ogni caso, rimuovi i residui secchi: taglia lo stelo floreale appassito alla base con forbici pulite e disinfettate, ed elimina eventuali foglie gialle o secche. Queste piccole potature di pulizia aiutano la pianta a concentrare energie sulle nuove crescite.
Con le giornate che si allungano e si scaldano, il Cymbidium sentirà la primavera e inizierà a mettere su foglie e radici nuove a ritmo sostenuto.
Puoi iniziare a concimare leggermente per supportare questa ripresa: ogni 2 settimane circa somministra un fertilizzante bilanciato per orchidee (ad esempio con formula 20-20-20) diluito nell’acqua.
Questo darà nutrimento ai nuovi getti senza però bruciare le radici (ricorda di bagnare un po’ il substrato prima di concimare, così le radici assorbiranno meglio il nutrimento).
La primavera del Cymbidium è una fase delicata ma entusiasmante: il tuo compito è come quello di un giardiniere che aiuta un atleta a rimettersi in forma dopo il riposo, fornendo luce, acqua e cibo nelle giuste dosi.
Vedrai i nuovi pseudobulbi gonfiarsi settimana dopo settimana; e quando i pseudobulbi si gonfiano bene, promettono molti steli fiorali in futuro.