Quando si pensa all’elleboro, viene subito in mente l’inverno, magari una fioritura tra la neve o all’inizio di febbraio. Ed è vero: l’elleboro è conosciuto anche come “rosa di Natale” proprio per la sua capacità di sbocciare quando il giardino dorme ancora.
Ma quello che molti non sanno è che alcune varietà possono fiorire anche a maggio, con risultati sorprendenti, se si fanno attenzione a pochi dettagli fondamentali.
Non è una pianta difficile, anzi: l’elleboro è rustico, resistente, e ha un portamento elegante che lo rende perfetto per le aiuole in penombra o ai piedi di arbusti più grandi.
Ma per ottenere una fioritura tardiva, lunga e rigogliosa, bisogna mettere in atto qualche piccolo accorgimento, soprattutto adesso che la stagione si fa più calda e luminosa.
COSA SCOPRIRAI
Ombra, ma non troppo
Una delle chiavi per far fiorire l’elleboro anche in tarda primavera è trovare il posto giusto nel giardino. Questa pianta ama la luce indiretta, e sopporta bene anche l’ombra, ma nei mesi caldi una zona completamente in ombra rallenta il suo ritmo. Se invece riesce ad avere qualche ora di sole al mattino, oppure una luce filtrata da alberi o arbusti, manterrà una buona energia anche a maggio. È una posizione di equilibrio delicata, ma che vale la pena cercare.
Il terreno giusto fa la differenza
L’elleboro non ama i ristagni d’acqua, ma neanche la siccità. Ha bisogno di un terreno fresco, ricco, ben drenato, che mantenga l’umidità senza diventare compatto.
Se la terra inizia a diventare troppo secca con l’aumento delle temperature, le foglie si afflosciano e la pianta si concentra sulla sopravvivenza, lasciando da parte la fioritura. Basta un po’ di compost ben maturo, o uno strato di pacciamatura con foglie secche e corteccia, per mantenere l’umidità al punto giusto.
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Una pulizia attenta aiuta la nuova fioritura
Un altro segreto sta nel rimuovere per tempo i fiori appassiti delle prime fioriture. Molti ellebori iniziano a fiorire a febbraio o marzo, ma se si lasciano i fiori sfioriti troppo a lungo, la pianta comincia a concentrare le sue energie nella produzione dei semi, piuttosto che in una nuova fioritura. Basta un piccolo taglio netto alla base del peduncolo, fatto con delicatezza, per ridare slancio alla pianta.
Mai farla seccare troppo
Con le temperature di maggio che spesso cominciano a superare i 20 gradi, l’elleboro potrebbe andare in affanno. Anche se è una pianta rustica, ha bisogno di innaffiature regolari e mai eccessive. Una leggera umidità costante nel terreno aiuta a mantenere il fogliame turgido e favorisce l’emissione di nuovi boccioli.
Meglio bagnare al mattino presto, quando il terreno assorbe meglio e le radici lavorano con più efficacia.