Si può davvero far crescere l’orchidea dentro un piccolo terrario?

Molti appassionati di giardinaggio si chiedono se sia possibile far crescere un’orchidea dentro un terrario chiuso. Le orchidee, con le loro eleganti fioriture, sono piante che amano ambienti umidi e luminosi, ma può sembrare complicato riuscire a coltivarle in un piccolo spazio come un terrario.

La buona notizia è che , è possibile, e con un po’ di attenzione e la scelta delle varietà giuste, potrai goderti la bellezza delle orchidee anche all’interno di un contenitore chiuso. In questo articolo, vedremo come fare passo dopo passo, partendo dall’occorrente necessario fino alla cura quotidiana.

Scegliere la varietà giusta

Non tutte le orchidee sono adatte per un terrario chiuso. Alcune varietà, come le orchidee Phalaenopsis e le Orchidee Dendrobium, sono perfette per crescere in ambienti umidi e luminosi, il che le rende ideali per un terrario.

La Phalaenopsis, in particolare, è una delle orchidee più popolari e facili da curare, con fiori che durano a lungo e una crescita relativamente semplice. Anche le Paphiopedilum, conosciute come orchidee “scarpetta di Venere”, sono una buona scelta per ambienti chiusi, poiché prediligono ambienti umidi e temperature moderate.

Occorrente per il terrario

Prima di tutto, è essenziale avere il giusto terrario. Opta per un contenitore trasparente, come un vaso di vetro o una teca, che permetta alla luce di entrare e favorisca la fotosintesi. Il terrario chiuso deve avere una buona ventilazione, quindi se il contenitore non ha aperture, è consigliabile praticarne una piccola o aprirlo regolarmente per evitare che l’umidità in eccesso crei muffe.

Per il substrato, scegli una miscela per orchidee, che di solito contiene corteccia di pino, muschio di sfagno e perlite. Questi materiali permettono un buon drenaggio e prevenire i ristagni d’acqua, che sono dannosi per le radici delle orchidee. È importante utilizzare muschio di sfagno per mantenere il livello di umidità stabile all’interno del terrario.

Avrai bisogno anche di ciottoli o pietre per creare uno strato di drenaggio sul fondo del terrario, evitando che l’acqua rimanga a contatto con le radici. Inoltre, è fondamentale un termometro e un igrometro per monitorare costantemente la temperatura e l’umidità interna al terrario, poiché le orchidee preferiscono un ambiente umido e caldo, ma non eccessivamente caldo o freddo.

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Preparare il terrario

Inizia preparando il fondo del terrario con uno strato di ciottoli o pietre piccole. Questo strato garantirà il drenaggio, evitando che l’acqua ristagni sul fondo e danneggi le radici. Sopra questo strato di drenaggio, metti uno strato di muschio di sfagno che aiuterà a mantenere l’umidità stabile.

A questo punto, aggiungi il substrato per orchidee, distribuendolo uniformemente. Posiziona la tua orchidea nel terrario, assicurandoti che le radici siano ben distribuite e che non siano troppo compresse. Le orchidee amano essere leggermente “sotterrate”, quindi non preoccuparti se il livello del substrato arriva a coprire parte delle radici. Infine, aggiungi un altro strato di muschio di sfagno sopra il substrato, per mantenere l’umidità e rendere il tutto più decorativo.

Posizionare il terrario

Una volta che il tuo terrario è pronto, è il momento di trovare il posto giusto per la tua orchidea. Le orchidee amano la luce indiretta, quindi posiziona il terrario vicino a una finestra, ma lontano dalla luce diretta del sole, che potrebbe bruciare le foglie. Se non hai una finestra che riceve luce indiretta, una lampada a LED per piante può fare al caso tuo. Assicurati che la temperatura all’interno del terrario si aggiri intorno ai 18-24°C, poiché le orchidee prosperano in ambienti caldi e moderatamente umidi.

Mantenere l’umidità e la temperatura

Una delle sfide principali nel coltivare orchidee in un terrario chiuso è mantenere un buon livello di umidità. Le orchidee amano ambienti umidi, quindi cerca di mantenere l’umidità tra il 50% e il 70%. Usa l’igrometro per controllare l’umidità e, se necessario, spruzza acqua sulle pareti interne del terrario o utilizza un piccolo umidificatore per aumentare l’umidità. Durante i periodi più caldi, potresti aprire il terrario per un breve periodo per permettere una buona circolazione dell’aria e per evitare che l’umidità diventi troppo alta.

Irrigazione e concimazione

L’irrigazione dell’orchidea nel terrario deve essere fatta con moderazione. Evita di bagnare troppo il substrato. Usa acqua a temperatura ambiente e annaffia solo quando il muschio di sfagno inizia a sembrare asciutto. Non lasciare acqua stagnante all’interno del terrario, poiché potrebbe causare la marcescenza delle radici. In generale, le orchidee vanno annaffiate una volta alla settimana, ma questo dipende dall’umidità e dalla temperatura del tuo ambiente.

Per quanto riguarda la concimazione, le orchidee hanno bisogno di un concime specifico per orchidee, che va somministrato durante il periodo di crescita attiva, ovvero dalla primavera all’autunno. Puoi utilizzare un fertilizzante liquido diluito in acqua ogni 2-3 settimane. Non concimare durante il periodo di riposo invernale, poiché la pianta non avrà bisogno di nutrienti extra.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".