Come scegliere il Vaso perfetto se vuoi preparare un Terrario in Casa

Se vuoi realizzare un terrario fatto in casa puoi farlo anche se sei alle prime armi e occorre partire dalla scelta di un buon contenitore che debba accoglierne le meraviglie all’interno.

Se ti sei chiesto quali sono le caratteristiche che un contenitore debba avere affinché possa divenire un terrario, questa è proprio la guida che fa per te.

Ci sono diverse cose da valutare affinché la realizzazione del terrario vada a buon fine che riguardano le caratteristiche del contenitore. Vediamo quali e come realizzare un terrario perfetto.

Cos’è un terrario?

Un terrario è come una piccola serra, una dimensione che si autoregola e che ha bisogno di pochi interventi da parte dell’ambiente esterno.

Non si tratta di una magia ma di un principio molto semplice che punta alla creazione di un microsistema autosufficiente.

Il principio di base è molto semplice: al suo interno viene continuamente riciclata l’acqua.

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L’ambiente è sigillato e l’acqua che viene assorbita dalla pianta a seguito di una prima somministrazione poi ci viene liberata dalle foglie e ricade sul fondo come pioggerella.

Valuta il materiale

È fuori d’ogni dubbio che l’unico materiale a cui possiamo fare riferimento è il vetro.

Il vetro ha la caratteristica di essere trasparente e questa è una di quelle caratteristiche cruciali affinché la luce possa entrare all’interno del contenitore e favorire la fotosintesi delle piantine in esso contenute.

Valuta il colore

Affinché un contenitore sia appropriato per la sopravvivenza delle piante all’interno è importante tenere ben presente che il colore del vetro può comportare delle alterazioni per la loro crescita.

È preferibile che il colore del vetro sia neutro, così che l’intero spettro luminoso con tutti i suoi colori possa arrivare alla pianta e quindi incentivare correttamente la fotosintesi.

Ricorda, inoltre, che un vetro neutro ti consente di capire se ci sono eventuali muffe che stanno sviluppandosi all’interno, a differenza di un eventuale vetro colorato.

Puoi anche utilizzare contenitori colorati: questo non impedirà alla luce di entrare ma sarà filtrata dall’unico colore che il vetro lascerà passare: se il vetro è verde come quello delle botti da vino, ad esempio, allora il verde sarà l’unico colore a passare.

Valuta l’ampiezza dell’apertura

Per una questione di comodità e di praticità, soprattutto se sei alle prime armi, scegli un tipo di contenitore che abbia un’apertura che possa consentirti totale maneggevolezza nelle operazioni di creazione e pulizia del terrario.

All’inizio ti sarà comodo utilizzare contenitori con aperture tali da poter lasciar passare anche le tue mani e lavorare con esse sia per la realizzazione che per le operazioni periodiche di pulizia che occorrono.

Con esperienza imparerai ad utilizzare utensili appositi telescopici e potrai divertirti con contenitori dall’apertura tanto stretta da rendere l’attività ancora più difficile ma allo stesso tempo entusiasmante.

Valuta la trasparenza

È obbligatorio che sia trasparente e liscio? Beh, di certo è opportuno per poter godere delle bellezze al suo interno se vuoi ammirarne dall’esterno tutti i dettagli.

La trasparenza non è un fattore unicamente estetico ma consente di constatare con attenzione ciò che accade all’iterno del contenitore.

Un vetro liscio dal punto di vista estetico è preferibile quando si parla di terrari, altrimenti non vedremo nulla di ciò che abbiamo realizzato.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.