Chi ha una Calla sa cosa fare quando comincia il mese di agosto per non farla seccare

Ad agosto, la calla esige grande delicatezza nell’irrigazione. Fa caldo, l’aria è afosa, tutto il contrario di quello che avrebbe bisogno.

La calla infatti è una pianta amante dell’umidità costante, ma il caldo intenso può trasformare l’acqua in insidia: troppa umidità porta alla marciume del rizoma, mentre un terreno troppo asciutto può far appassire le foglie in poche ore.

Ecco tre consigli utili per questo periodo per farla rimanere sempre bella e rigogliosa, anche se fa caldo.

Bilanciare l’acqua

Il segreto è mantenere il terreno lievemente umido, non bagnato. Basta innaffiare quando la superficie appare quasi asciutta, lasciando riposare l’acqua nel terriccio per poche ore.

In vaso puoi mettere un sottovaso con 1–2 centimetri d’acqua, da eliminare dopo poche ore per garantire drenaggio. Il pacciame organico è fondamentale: un velo sottile di corteccia o fibra naturale riduce l’evaporazione e protegge le radici dal caldo estremo.

Proteggere dal sole diretto

La calla ama la luce, ma in pieno agosto la luce diretta del sole – soprattutto al pomeriggio – può risultare troppo aggressiva. Foglie bruciate o ingiallite sono un segnale evidente. È meglio collocare la pianta in una zona dove riceva sole al mattino e ombra leggera al pomeriggio, o posizionarla accanto a piante più alte che facciano da filtro naturale. In balconi esposti a sud, un tessuto ombreggiante o una tenda leggera può offrire sollievo al fogliame. Questo bilanciamento è spesso ignorato, ma è cruciale per mantenere la freschezza della pianta.

Gestire i fiori appassiti

Alla fine della fioritura l’energia della calla può disperdersi tra i fiori ormai appassiti. Rimuoverli con cura sin da subito è strategico: la pianta smette di investire in parti morte e concentra le proprie risorse sul fogliame sano e sul rizoma.

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Se la calla è ancora in fiore ad agosto, puoi supportarla con una leggera concimazione liquida a base di fosforo e potassio (con poco azoto), ogni due settimane, subito dopo l’annaffiatura. Questo favorisce la produzione di nuovi getti e il mantenimento delle foglie verdi e toniche, in vista del riposo vegetativo autunnale.

L’estate mette davvero alla prova la calla, ma con questi tre accorgimenti puoi assistere a una ripresa sorprendente: un terreno umido ma ben drenato, una corretta esposizione solare e una gestione consapevole di fiori e nutrimento le restituiranno vigore e bellezza anche nei giorni più torridi.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".