Durante l’estate, quando il caldo si fa più insistente e il sole batte per ore senza tregua, la lavanda può cominciare a dare segnali di sofferenza.
È una pianta rustica, abituata a vivere in zone assolate e secche, ma anche lei ha i suoi limiti, soprattutto se coltivata in vaso o in zone dove l’umidità notturna è bassa e il terreno trattiene troppo il calore.
È proprio in questi giorni afosi che molti si accorgono che la loro lavanda sta diventando secca, con rami spogli, foglie grigie e un profumo che comincia a svanire.
Capire in tempo che la pianta sta iniziando a soffrire è fondamentale. La lavanda non si secca di colpo: prima rallenta la crescita, poi comincia a scolorire nelle punte, e infine perde vitalità nei rami più giovani.
A volte può sembrare che stia solo entrando in una fase di riposo, ma se si toccano i rami e risultano fragili e vuoti, allora è il momento di intervenire.
COSA SCOPRIRAI
L’errore più comune: l’acqua
Molti, vedendo la pianta affaticata, pensano che basti aumentare le innaffiature. In realtà è proprio l’eccesso d’acqua, combinato al caldo, uno dei motivi principali per cui la lavanda si indebolisce. Il suo apparato radicale è abituato a terreni leggeri, drenanti e mai troppo umidi. Se il vaso trattiene troppa acqua o se viene innaffiata nelle ore più calde, le radici cominciano a marcire lentamente. E la pianta non ha più la forza di sostenere i rami.
Il trucco è aspettare che il terreno sia davvero asciutto prima di bagnare di nuovo. E farlo preferibilmente la mattina presto, quando il sole è ancora basso e la pianta può assorbire l’acqua senza subirla.
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Scegliere il posto giusto
Un altro errore molto diffuso è posizionare la lavanda in un punto dove riceve sole tutto il giorno, senza mai un momento di tregua. La lavanda ama il sole, ma in vaso è bene che abbia anche una breve pausa all’ombra, soprattutto nel pomeriggio, per evitare che il calore si concentri nel terriccio e nelle radici. Se coltivata in giardino, invece, è importante che abbia un suolo ben drenato e mai argilloso o compatto.
Potare leggermente e alleggerire la pianta
Se la lavanda mostra segni di secchezza, un piccolo trucco è potarla delicatamente, togliendo le parti ormai compromesse. Questo la aiuta a non disperdere energia e a concentrarsi su ciò che è ancora vivo. Anche una semplice sfoltita può aiutare a riattivare la crescita e migliorare la circolazione dell’aria tra i rami.
Un tocco di nutrimento
Un’altra cosa che può fare la differenza è dare alla lavanda un po’ di nutrimento naturale, come del compost ben maturo o una manciata di cenere di legna, che oltre a nutrire le radici aiuta a tenere lontani gli insetti. Niente concimi liquidi troppo forti in questo periodo: è meglio qualcosa di leggero, che non forzi la crescita ma rinforzi la pianta piano piano.