Mini guida alla concimazione delle Ortensie

Le ortensie sono piante amate per i loro grandi fiori dai colori pastello.

Sono facili da curare poiché quando si stabiliscono si tratta di piante piuttosto resistenti, ma hanno bisogno di un po’ di cure in più per quanto riguarda la concimazione.

Assicurati di seguire alcune linee guida su come concimare le ortensie un paio di volte all’anno.

Una buona routine di concimazione fornisce fioriture ancora più rigogliose durante l’estate e l’autunno e aiuta a mantenere il fogliame sano.

Vediamo insieme come sapere quali fertilizzanti sono i migliori per le ortensie e quando e come concimare queste piante per assicurarti che crescano al massimo delle loro potenzialità!

Tipi di fertilizzante per ortensie

I fertilizzanti per ortensie si presentano in tre forme principali: liquidi, granulari e sotto forma di pellet.

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Tutti e tre offrono diversi vantaggi; il concime liquido viene rapidamente assorbito dalle radici e dalle foglie della pianta e sono utili per un rapido apporto di nutrienti.

Poiché si tratta di concimi concentrati devono essere diluiti con acqua in base alle proporzioni indicate dall’etichetta.

Il concime granulare si dissolve gradualmente e lentamente con l’acqua delle innaffiature e devono essere versati sul terreno o sparsi intorno alla base della pianta, in questo caso l’apporto di nutrienti è lento e costante.

I concimi sotto forma di pellet anche sono ottimi fertilizzanti a lento rilascio, i bastoncini sono compressi in modo da poter essere facilmente inseriti nel terreno attorno alla base della pianta e si dissolvono gradualmente nell’arco di due o tre mesi.

Non posizionarli troppo vicino alle radici o possono bruciare la pianta.

Fertilizzanti organici e inorganici

Molti fertilizzanti destinati a nutrire le ortensie contengono sostanze chimiche. Tuttavia, alcuni di loro hanno ingredienti naturali, quindi si distinguono in concimi sintetici e organici.

I concimi sintetici vengono prodotti in laboratorio con l’intenzione di produrre risultati di crescita specifici come fioriture più grandi o più ricche, o un aumento del livello di acidità, di cui le ortensie godono.

Quando acquisti il fertilizzante, esamina le etichette per valutare la quantità di azoto (N), fosforo (P) e potassio (K).

In genere le ortensie prosperano se nutrite con un fertilizzante bilanciato come un 10-10-10 o un 12-4-8.

Per aumentare le dimensioni e la quantità delle fioriture di ortensie, prendi in considerazione un fertilizzante con più fosforo (il valore centrale delle 3 cifre sull’etichetta).

La scelta di usare concimi organici è dettata dal vantaggio di non aggiungere sostanze chimiche al terreno, dunque non risultano così forti come i fertilizzanti sintetici.

Valuta l’humus di lombrico o del compost classico.

Come concimare

Imparare a concimare gli arbusti di ortensie è importante.

Applica una sostanza chimica a rilascio lento per arbusti e alberi 1 volta all’anno. A seconda della varietà, un fertilizzante bilanciato a rilascio graduale può essere applicato alcune volte all’anno, in primavera e all’inizio dell’autunno.

Fai attenzione a non applicare troppo fertilizzante in quanto potrebbe bruciare le radici. Troppo azoto potrebbe incoraggiare una maggiore crescita delle foglie, steli più lunghi e una minore crescita dei fiori.

A marzo, maggio e luglio, applica un fertilizzante diluito a rilascio rapido.

Quando concimare

Le ortensie beneficiano dell’applicazione del fertilizzante a metà o tarda primavera.

Mentre la prima serie di fiori inizia ad appassire, applica lo stesso fertilizzante a lenta cessione utilizzato in primavera.

I fertilizzanti a rilascio lento di solito devono essere riapplicati ogni tre mesi. Altri tipi a rilascio rapido in genere devono essere applicati ogni 3-4 settimane.

Poi, alla fine dell’inverno, poco prima che le ortensie tornino dalla dormienza, nutrile con un’altra dose di fertilizzante.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Adriana Capasso
Adriana Capasso
Nata a Napoli e laureata in Lettere. Convinta che prendersi cura degli esseri viventi, imparando a conoscerli sia, alla fine, prendersi cura di se stessi. Parlo delle piante, ovviamente.