Se vuoi migliorare le Condizioni del Terriccio puoi farlo seguendo questa Guida

Sai che il terriccio non è inesauribile? Idealmente sembra che stia lì a garantire alle piante eterna sopravvivenza ma in realtà è soggetto ad esaurimento e la sua composizione è tra le principali responsabili di questo.

A tal proposito, non dobbiamo aver cura solo delle piante, ma con esse anche del terriccio che puoi rinnovare e rinvigorire apportando delle modifiche alla sua composizione.

Vediamo insieme in che modo migliorare le condizioni del terriccio delle piante per far in modo che possa nutrirle al meglio.

Quando un terriccio è esausto?

Innanzitutto, dobbiamo parlare di struttura del terriccio, cioè dell’insieme delle parti che lo compongono, quelle parti solide come limo, argilla o sabbia che insieme formano il terriccio.

Vi è sempre una proporzione tra le parti solide e gli spazi tra queste parti che ne contraddistinguono la porosità. Quando questa proporzione non è equilibrata e non vi sono più spazi tra le parti solide, cioè quando il terriccio è compatto allora perde di fertilità.

Ma perché la porosità è tanto importante? Perché è proprio negli spazi tra le parti solide del terriccio che si immettono i microrganismi, così come l’aria e quindi l’ossigeno e tutti i nutrienti disciolti nell’acqua.

Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!

Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!

Se alla poca porosità aggiungiamo l’assenza di materia organica allora avremo un terriccio praticamente esausto.

Puoi sostituirlo

Laddove è possibile, specialmente per le coltivazioni in vaso, puoi sostituire la miscela di terriccio con una nuova e ricca di materiali organici che possano soddisfare la richiesta di nutrienti della pianta che ha dimora in quel vaso.

La sostituzione del terriccio va fatta tenendo in considerazione le richieste della pianta in fatto di porosità, e quindi di compattezza.

Devi sapere infatti che ogni pianta ha specifiche richieste in fatto di terriccio e puoi risalire ai bisogni specifici facendo riferimento alle origini di quella stessa pianta.

Potrai quindi riprodurre le condizioni che predilige in natura in fatto di terriccio oltre che di ambiente, preparando miscele ad hoc.

Puoi rinvigorirlo

Rinvigorire il terriccio è la soluzione più semplice da mettere in atto quando non è possibile in alcun modo sostituirlo poiché non in vaso ad esempio.

Devi sempre partire dalla condizione di partenza del terriccio per riuscire a modificarne la composizione, rilevando l’eccessiva compattezza oppure la composizione troppo sciolta.

Quando troppo compatto

Un terriccio troppo compatto presenta scarsa porosità e solitamente si tratta di un terreno argilloso o limoso.

È un terriccio che provoca ristagni e le piante riversano in condizioni di pericolosa umidità o asfissia radicale. Durante i mesi caldi invece si spacca facendo in modo che l’umidità degli strati più profondi evapori lasciando le piante completamente all’asciutto.

Devi aggiungere notevole quantità di sabbia e materiali grossolani, le cui particelle quando amalgamate con il resto riusciranno a garantire la famosa presenza di quegli spazi che devono ospitare nutrienti, acqua e ossigeno.

Accanto ai materiali drenanti occorre che vi sia un apporto costante di materiale organico come compost, letame, che possa rendere la composizione non solo drenante ma anche nutriente.

Terricci compatti vanno lavorati costantemente ed il loro miglioramento strutturale è semplice da ottenere ma richiede costanza.

Quando troppo sciolto

Nella condizione totalmente opposta cioè quando c’è un elevata presenza di materiale grossolano come sabbia, ghiaia, una tale composizione è praticamente incapace di trattenere l’umidità, che si dissolve molto velocemente.

L’umidità, e quindi l’acqua, è l’elemento che consente il disciogliersi dei nutrienti e quindi il conseguente assorbimento dalle radici, che in terriccio del genere restano praticamente a digiuno.

L’apporto di sostanza organica è la pratica più importante per migliorare questo tipo di suolo così come l’aggiunta di materiale argilloso ne migliora coerenza e adesione fra le particelle di terra.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.