Cos’è il pH?

Leggiamo spesso che per la cura delle piante tocca aver attenzione per una caratteristica del suolo che prende il nome di pH.

Sappi che si tratta di una caratteristica del suolo cruciale e conoscerne il valore e l’importanza è fondamentale.

Ecco quanto c’è da sapere sul pH, cos’è e come averne cura per offrire alle piante ciò di cui hanno bisogno.

Di cosa si tratta

Il terreno ha due parti fisiche: una parte solida e una liquida.

Sappiamo che la parte liquida corrisponde alle molecole di acqua che fanno si che i nutrienti si disciolgano e vengano assorbiti dalle radici delle piante.

La parte solida contribuisce ad un processo chimico che si chiama scambio ionico e di questo scambio il pH costituisce la misurazione.

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I valori del pH

È stata scelta una scala che va da 0 a 14 per classificare la composizione chimica del terriccio, quindi il nostro pH.

Se il valore va da 0 a 5 possiamo parlare di un pH acido; se il valore è intermedio quindi intorno a 6 o 7 allora è un pH neutro; se va da 8 a 14 il pH si definisce basico o alcalino.

Ogni genere di pianta preferisce un valore, quindi preferisce un terriccio che è o acido o basico.

Generalmente, la maggior parte delle piante in natura predilige un terriccio neutro, perché solo in questa composizione chimica è permesso il corretto assorbimento dei tre nutrienti principali: azoto, fosforo e potassio.

Perché bisogna conoscerlo

Se partiamo dal presupposto che l’assimilazione dei nutrienti dipende dal pH possiamo ben capire perché sia così importante.

Nel dettaglio l’azoto, il potassio e il fosforo vengono ben assimilati se il valore si trova vicino alla neutralità, cioè tra il 5,5 e il 7

Il calcio e il magnesio, vengono invece assorbiti con un terreno alcalino con un valore tra il 7,5 e 8,5.

Il ferro, lo zinco, il rame ed il manganese vengono meglio assimilati in un terreno acido tra il 5,5 e il 6,5

Dunque, il terreno va trattato in base al bisogno della pianta che ospita che a sua volta necessita di specifiche componenti, che di conseguenza saranno assorbite solo se il valore del pH è giusto.

Come lo misuro

Esistono strumenti professionali che possono darti la giusta misurazione del pH facilmente acquistabili in rete.

Puoi usare una apposita cartina tornasole, uno strumento che costa pochi euro, facilmente rintracciabile in farmacia o nei vivai specializzati, ancor di più online.

In un contenitore mescola una parte di terra con due di acqua distillata, agita e lascia sedimentare la terra sul fondo.

Poi immergi la striscia di cartina tornasole monouso per il tempo indicato sulla confezione. Il colore che assumerà corrisponderà per l’apposito riferimento al tipo di pH.

Semplice ed immediato è l’utilizzo di uno strumento apposito acquistabile online.

Questo misuratore digitale tarato per la misurazione nel suolo, con apposita sonda per il suolo mostrerà sul display il valore corrispondente alla basicità o all’acidità del terriccio.

Puoi però realizzare un misuratore fai da te con pochi e semplici ingredienti che tutti abbiamo in casa.

  • Acqua distillata
  • Aceto
  • Bicarbonato
  • Terriccio

Versa su due cucchiai di terriccio un cucchiaio di aceto; se l’aceto comincia a fare delle bollicine vuol dire che il terriccio è basico.

Se non c’è alcuna reazione allora versa in un bicchiere di acqua distillata due cucchiai di terriccio nuovo, poi aggiungi del bicarbonato. Se la polvere di bicarbonato fa delle bollicine, il terriccio è acido.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.