Il glicine è una delle piante rampicanti più amate per la sua spettacolare fioritura primaverile, fatta di lunghi grappoli profumati che scendono a cascata dai rami contorti.
Chiunque abbia avuto la fortuna di ammirarne la fioritura tra aprile e maggio sa quanto sia scenografica e suggestiva.
Tuttavia, pochi sanno che il glicine può regalare una seconda fioritura estiva, più discreta ma non meno affascinante.
Vediamo cosa la provoca, quando si verifica e come favorirla.
COSA SCOPRIRAI
Cos’è la seconda fioritura
La seconda fioritura del glicine è un rinverdimento floreale che si manifesta tipicamente nei mesi estivi, tra luglio e agosto, dopo la fioritura principale di primavera.
A differenza della prima, che avviene su rami nudi prima che la pianta metta le foglie, questa seconda ondata avviene contemporaneamente alla vegetazione, cioè mentre il glicine è già pienamente sviluppato dal punto di vista fogliare.
I fiori estivi sono spesso meno abbondanti e di dimensioni leggermente ridotte, ma mantengono l’inconfondibile profumo e il fascino delle infiorescenze primaverili.
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Quali varietà rifioriscono
Non tutte le varietà di glicine sono uguali. Alcune, come il Wisteria sinensis o il più raro Wisteria floribunda ‘Issai’, sono più predisposte a fioriture ripetute durante la bella stagione.
In generale, le varietà innestate e selezionate per la produzione ornamentale hanno una maggiore tendenza a rifiorire rispetto a quelle nate da seme, che spesso impiegano anche molti anni prima di fiorire per la prima volta.
La capacità rifiorente è in parte genetica, ma può essere fortemente influenzata dall’ambiente e dalla gestione della pianta.
Può dipendere dalla potatura
Uno degli aspetti più importanti per favorire la seconda fioritura del glicine è la potatura estiva.
Dopo la prima fioritura, in giugno o inizio luglio, si interviene accorciando i getti laterali dell’anno. Questo gesto ha un duplice scopo: limita lo sviluppo eccessivo della vegetazione, e stimola la produzione di gemme fiorali secondarie.
La potatura non deve essere drastica, ma mirata: si eliminano i rami troppo vigorosi o che ombreggiano eccessivamente la pianta, e si indirizza l’energia verso la formazione di nuovi fiori.
Le condizioni di salute devono essere ideali
Perché il glicine fiorisca due volte, non basta solo potarlo: servono anche nutrienti equilibrati e un’esposizione ideale.
Il glicine ha bisogno di molto sole, almeno 6 ore al giorno, per stimolare la formazione di gemme fiorali. Inoltre, predilige un terreno ben drenato ma fertile, arricchito con compost o concimi organici.
Meglio optare per un fertilizzante a basso tenore di azoto e ricco in fosforo e potassio, soprattutto dopo la fioritura primaverile.
Non rifiorisce ogni anno
La seconda fioritura del glicine non è garantita ogni anno, né si manifesta con la stessa intensità in tutte le piante.
Si tratta di un fenomeno naturale delicato, che dipende da un insieme di condizioni favorevoli.