Per avere giganti le orecchie di elefante dell’Alocasia va agito sul concime e sull’acqua

L’Alocasia, conosciuta come “orecchie di elefante” per la forma e le dimensioni spettacolari delle sue foglie, è una pianta che non passa mai inosservata.

Quando è in forma, le sue grandi lamine verdi sembrano quasi scolpite, capaci di catturare la luce e dare immediatamente un tocco tropicale a qualsiasi spazio.

Ma chi la coltiva lo sa: ottenere foglie davvero grandi e di un verde intenso non è una semplice questione di fortuna, bensì il risultato di alcune attenzioni mirate.

Tutto parte dalla luce. L’Alocasia non ama il sole diretto e bruciante, ma necessita di un’esposizione molto luminosa per sviluppare foglie ampie e turgide.

Una luce filtrata, come quella che entra da una finestra esposta a est o a sud schermata da una tenda leggera, è l’ideale. In ambienti poco illuminati, la pianta tende a produrre foglie più piccole, sottili e di un verde meno intenso.

Anche l’acqua gioca un ruolo cruciale. L’Alocasia ama un terreno costantemente leggermente umido, ma non zuppo. Se il substrato rimane bagnato a lungo, le radici rischiano di marcire e la pianta perde forza.

È importante innaffiare solo quando i primi centimetri di terriccio sono asciutti al tatto, utilizzando acqua a temperatura ambiente e, se possibile, povera di calcare. Nei mesi estivi, quando la pianta cresce più rapidamente, i cicli di irrigazione saranno più frequenti, mentre in inverno si ridurranno.

Il terreno deve essere soffice, ricco di sostanza organica e ben drenato. Un substrato ideale può essere ottenuto mescolando terriccio universale di buona qualità con fibra di cocco e un po’ di perlite, così da trattenere l’umidità giusta senza compattarsi troppo. Questo aiuta le radici a respirare e a espandersi, fornendo la base per foglie di grandi dimensioni.

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Per far sviluppare foglie davvero imponenti, la pianta ha bisogno di nutrimento. Un concime liquido bilanciato, con una leggera prevalenza di azoto, è perfetto per stimolare la crescita della parte verde. Si può somministrare ogni due settimane durante la primavera e l’estate, diluito in acqua, evitando di concimare nei mesi di riposo vegetativo. L’azoto rinforza il fogliame, mentre il potassio e il fosforo aiutano la pianta a mantenere vigore e resistenza.

Ma c’è un elemento che spesso viene sottovalutato e che fa la differenza: l’umidità ambientale. L’Alocasia è una pianta tropicale e, per sviluppare foglie enormi, ha bisogno di un’aria umida intorno a sé. In casa, soprattutto in estate o con il riscaldamento acceso in inverno, l’aria può diventare secca. Vaporizzare le foglie con acqua non calcarea o posizionare la pianta vicino a un umidificatore può imitare le condizioni della sua foresta d’origine. Un trucco semplice è mettere il vaso su un sottovaso con argilla espansa e acqua, facendo attenzione che il fondo del vaso non sia a contatto diretto con l’acqua.

Infine, lo spazio conta. Un’Alocasia coltivata in un vaso troppo piccolo avrà radici compresse e non potrà svilupparsi al massimo. Rinvasarla ogni due anni in un contenitore leggermente più grande, preferibilmente a inizio primavera, le permetterà di continuare a crescere con vigore.

Chi riesce a dare alla sua Alocasia le condizioni ideali, presto si ritrova con una pianta imponente, capace di produrre foglie tanto grandi da sembrare ombrelli verdi.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giulia F.
Giulia F.
Quando non sto digitando al computer, probabilmente mi troverete nel mio giardino personale, intenta a parlare con le mie piante—sì, è una cosa vera, aiuta la crescita! Mi sono innamorata del giardinaggio fin da piccola, grazie a mia nonna che mi ha trasmesso l'amore per la terra e le mani sporche di fango. Sì, sono quel tipo di persona che sente il bisogno di toccare le piante quando passeggia in un vivaio o in un giardino pubblico. Non posso farci niente, è più forte di me!