C’è chi inizia a preoccuparsi a metà agosto, quando il giardino comincia a dare segni di stanchezza e le ortensie, che in teoria dovrebbero essere nel pieno della loro fioritura, restano indietro.
Foglie verdi, magari rigogliose, ma senza nemmeno un bocciolo in vista. È normale chiedersi se ci sia qualcosa che non va o se, semplicemente, l’estate ha giocato d’anticipo.
Ma la buona notizia è che non è ancora troppo tardi: con i giusti accorgimenti, si possono stimolare nuovi fiori anche a fine stagione.
COSA SCOPRIRAI
Quando la fioritura non arriva nei tempi previsti
Le ortensie hanno il loro modo di comunicare, e a volte la mancanza di fiori non significa necessariamente che stiano male. Potrebbe trattarsi di un ciclo leggermente spostato, causato da una primavera fredda, da piogge abbondanti o da un’esposizione diversa rispetto agli anni precedenti. Alcune varietà, poi, hanno una crescita più lenta e possono fiorire anche tra fine agosto e inizio settembre. È in questi momenti che serve osservare la pianta con attenzione, capendo se ha bisogno di un piccolo incoraggiamento.
Come riattivare la fioritura
Se la pianta è sana ma poco generosa, uno dei motivi più comuni è la carenza di nutrienti. Le ortensie, per fiorire, hanno bisogno di potassio e fosforo. Se durante l’estate non sono state concimate, può essere utile somministrare un fertilizzante liquido specifico, diluito in acqua, evitando però l’eccesso di azoto che favorisce solo lo sviluppo del fogliame. Una concimazione leggera e costante può aiutare a riattivare la produzione di nuovi boccioli e dare nuova energia alla pianta anche a stagione avanzata.
L’importanza di acqua e luce
In questo periodo, il caldo può diventare un ostacolo. Il terreno si asciuga rapidamente e le ortensie, che hanno radici superficiali, ne risentono. Una pianta che ha sete non produce fiori: si concentra solo sulla sopravvivenza.
Per questo è importante innaffiare con regolarità, sempre nelle ore fresche della giornata, e assicurarsi che il terreno resti umido senza essere fradicio. Anche la posizione va valutata: un angolo esposto al sole diretto per troppe ore potrebbe stressare la pianta. Una luce luminosa ma filtrata è l’ideale per mantenere l’equilibrio.
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Eliminare i fiori vecchi
Se sulla pianta ci sono ancora fiori secchi o appassiti, è utile rimuoverli delicatamente. Questo gesto semplice, fatto con cura, aiuta la pianta a smettere di concentrare energia nella produzione di semi e la spinge a dedicarsi alla crescita di nuovi steli fiorali. Non serve potare in modo drastico: basta tagliare i fiori sfioriti sopra una coppia di foglie sane per stimolare la ripartenza.
Una seconda fioritura è possibile
Con le giuste cure, molte ortensie sono in grado di offrire una seconda fioritura tra fine agosto e settembre, soprattutto se le temperature si abbassano leggermente. I nuovi boccioli, magari meno numerosi rispetto a quelli di inizio estate, portano però una bellezza delicata e preziosa, come un regalo inaspettato alla fine della stagione. E in alcune varietà, come le ortensie rifiorenti, questa fase finale può rivelarsi anche più duratura della prima.