Con le talee potrai avere tante nuove piante di geranio se segui questa tecnica senza sbagliare

Il geranio è una pianta generosa: se impari a fare le talee nel modo giusto, in poche settimane puoi trasformare un unico vaso in una piccola collezione.

La tecnica è alla portata di tutti, ma funziona davvero solo quando rispetti i tempi della pianta, prepari bene il materiale e segui alcuni passaggi chiave senza fretta.

Il momento migliore è tra fine estate e inizio autunno (da fine agosto a settembre) oppure in primavera quando il geranio è vigorosa, i tessuti sono semilegnosi e le temperature stanno tra 18 e 24 °C. In queste condizioni la talea radica in fretta e rischia meno i marciumi. Evita i picchi di caldo e il freddo sotto i 15 °C: rallentano o bloccano l’emissione di radici.

Cosa occorre

Servono forbici o un coltellino molto affilati e disinfettati, piccoli vasi da 8–10 cm con foro di scolo, e un substrato leggero e drenante. La miscela più affidabile è fatta di metà terriccio per gerani e metà materiale inerte (perlite, pomice fine o sabbia di fiume ben lavata).

Tieni a portata di mano alcool per sterilizzare la lama tra un taglio e l’altro, un po’ di cannella in polvere o un ormone radicante e un vaporizzatore con acqua a temperatura ambiente. Questi dettagli evitano le infezioni, danno ossigeno alle radici nuove e rendono il tasso di attecchimento molto più alto.

Scegliere e preparare il rametto giusto

Guarda la pianta madre al mattino, quando è ben idratata. Seleziona un getto semilegnoso lungo 8–12 cm, sodo, privo di macchie e parassiti. Meglio se non fiorito; se porta un bocciolo, eliminalo: la talea deve concentrare le energie sulle radici.

Effettua il taglio netto poco sotto un nodo, con un’inclinazione leggera. Rimuovi le foglie basali lasciandone 2 o 3 nella parte alta. Questo riduce la traspirazione e previene il collasso. Appoggia poi il rametto all’ombra per 1–3 ore: si forma un piccolo callo sul taglio che abbassa il rischio di marciumi.

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Radicante e foro guida

Intingi la base nel radicante (o spolvera un velo di cannella, che è leggermente antisettica) e non forzare la talea nel terriccio: prima crea un foro guida con una bacchetta, inserisci il rametto per 2–3 nodi, quindi compatta delicatamente intorno. Un’irrigazione leggera assesta il substrato; l’acqua deve scorrere via dal fondo in pochi istanti.

Luce, temperatura e aria

La talea di geranio ama la luce brillante ma non sole diretto finché non radica. Mettila in un punto arieggiato, senza correnti fredde, a 20–22 °C. Il geranio non gradisce la “serra chiusa” con sacchetti di plastica: l’umidità stagnante favorisce i funghi. È meglio mantenere il terriccio appena umido vaporizzando il suolo se si asciuga troppo in fretta, e lasciare le foglie all’aria, in luce diffusa.

I primi 20 giorni

Per le prime due settimane l’obiettivo è non esagerare. Bagna solo quando i primi 2–3 cm di substrato sono asciutti al tatto. Se hai il dubbio, aspetta un giorno: il geranio preferisce un filo di sete al ristagno. Un trucco utile è bagnare dal basso ogni tanto, appoggiando il vasetto in un sottovaso con qualche millimetro d’acqua per 10 minuti, poi scolando bene: l’umidità risale senza inzuppare il colletto.

Il segnale che ha attecchito e cosa fare dopo

Dopo 2–3 settimane prova un mini-tug test: afferra delicatamente la talea e tira appena. Se oppone resistenza elastica, ha emesso radici. Quando vedi foglie nuove e un accenno di crescita, sposta gradualmente la pianta verso una zona più luminosa. A questo punto puoi pizzicare la punta una sola volta: stimola la ramificazione e otterrai un geranio più folto e fiorifero.

Quando trapiantare e come alimentarla

Dopo 5–6 settimane, se le radici occupano bene il vasetto, passa a un contenitore di 2–4 cm più largo, mai enorme. Usa un terriccio per gerani con ottimo drenaggio e tieni qualche granulo di pomice nel miscuglio. Aspetta 7–10 giorni prima di concimare, poi somministra un fertilizzante ricco di potassio ma leggero in azoto ogni 15–20 giorni durante la crescita: aiuta a formare un apparato radicale sano e favorisce i fiori senza spingere solo foglie.

Gli errori che bloccano le radici

Se la base della talea annerisce o diventa molle, è marciume da eccesso d’acqua: rifai il taglio sopra il punto sano, lascia ricallare qualche ora, aumenta la quota di perlite/pomice nel substrato e riparti. Se le foglie appassiscono subito dopo il trapianto, spesso c’è troppa luce diretta o calore: sposta in ombra luminosa e attendi.

Se la talea resta verde ma ferma per settimane, di solito è freddo notturno o vaso troppo grande: più compattezza, più calore, e riprende.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".