Ristagni d’acqua, cosa sono e come evitarli

Chi si è addentrato, anche se da poco, nel mondo del giardinaggio si sarà forse già imbattuto nei cosiddetti ristagni d’acqua.

E, infatti, uno degli incubi di chi si prende cura delle piante, soprattutto quelle coltivate in vaso, è proprio questo. Insomma, coltivare le piante non è sempre difficile, ma avere il pollice verde è tutt’altra cosa!

Per capire meglio di cosa stiamo parlando, vediamo di fare un punto, di capire cosa sono i ristagni d’acqua e come evitarli.

Di cosa si tratta

I ristagni d’acqua si formano quando l’acqua, che può essere piovana o derivante da innaffiature, si accumula e non riesce a defluire correttamente.

Di fatto, questi possono formarsi sia nel terreno sia nel sottovaso, creando delle mini-pozzanghere di acqua stagnante. Anche se ciò può sembrare innocuo, in realtà i ristagni d’acqua possono essere molto pericolosi. Il contatto prolungato delle radici con l’acqua o comunque il tasso di umidità molto alto che ne consegue può causare marciume radicale e, nei casi più gravi, anche la morte della pianta.

Da cosa dipendono

Come accennavamo poco fa, i ristagni d’acqua possono formarsi o a causa dell’acqua piovana o a causa delle innafiature eccessive.

Nel primo caso, questo si verifica quando la pianta è eccessivamente esposta alle intemperie. Nel secondo, invece, quando non teniamo conto delle esigenze della pianta e del suo fabbisogno idrico.

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Prevenzione

La buona notizia è che i ristagni d’acqua sono facili da prevenire se si sa come fare.

Evitare troppa acqua

Innanzitutto, bisogna evitare di esporre la pianta alle piogge troppo intense o troppo a lungo. Inoltre, bisogna evitare di innaffiare troppo la pianta: dobbiamo sempre considerare che l’innaffiatura deve essere proporzionale all’aumento o alla diminuzione delle temperature.

Un segreto per non sbagliare consiste nel tastare il terreno prima di ogni nuova innaffiatura e, se si nota che il terriccio è ancora umido, attendere un altro po’ prima di innaffiare ulteriormente la pianta.

Controllo del terreno

A volte il problema è nel terriccio della pianta che risulta troppo compatto e poco drenante. In questi casi, i ristagni possono formarsi con maggior facilità.

La soluzione sta nello scegliere un terriccio abbastanza leggero e che trattenga poca acqua. Ad esempio si può aggiungere torba o perlite al terreno universale, o mettere un fondo di argilla espansa.

Controllo del vaso

Sembrerà banale, ma a volte si usano vasi decorativi senza fori di drenaggio, ossia quei buchi sul fondo che consentono all’acqua in eccesso di deflluire.

Importante è utilizzare sempre vasi, che siano in terracotta o plastica, che abbiano questi fori.

Monitoraggio del sottovaso

Anche gettare spesso un occhio al sottovaso è importante! Come abbiamo detto all’inizio, i ristagni d’acqua possono formarsi anche qui.

Dopo l’annaffiatura, occorre attendere una ventina di minuti e poi svuotare l’eventuale acqua in eccesso.


Photo Credits:

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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".