Cosa vuol dire “Rotazione delle colture”?

Il concetto di rotazione delle colture è semplice: è la pratica di non piantare le stesse colture nello stesso posto in anni consecutivi.

Non piantando le stesse identiche piante nello stesso identico punto ogni anno, puoi evitare che parassiti e malattie si accumulino continuamente nel terreno.

Questo è cruciale se scegli di fare l’orto ad esempio. Se si sposta il raccolto, il parassita o la malattia non hanno un ospite su cui vivere.

Idealmente, ruota un ortaggio o una famiglia di ortaggi in modo che cresca in un luogo particolare una volta ogni 3 o 4 anni.

Lo scopo della rotazione delle colture non è solo quello di evitare problemi di parassiti, ma anche di considerare la salute del suolo e i nutrienti di cui le diverse piante hanno bisogno dal suolo.

Vediamo insieme come si fa è quali regole bisogna seguire.

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Vantaggi della rotazione delle colture

Una pratica che all’apparenza sembra complicata come quella della rotazione delle colture ha tutta una serie di vantaggi.

La maggior parte riguarda quelle colture che poi possono garantire un raccolto, come un orto.

Riduce le malattie ed i parassiti

I membri di ogni famiglia di piante spesso sono suscettibili nei confronti degli stessi parassiti e malattie; quindi, piantare una varietà di colture di famiglie diverse è un buon modo per ridurre o rallentare i danni di parassiti e malattie.

Ad esempio, le malattie trasmesse dal suolo possono svilupparsi dopo anni di coltivazione delle stesse piante nello stesso luogo.

La rotazione delle colture potrebbe attenuare i danni così come per i parassiti, per i quali rende più difficile l’attacco dopo aver svernato non trovando il loro primo pasto ideale, per il quale hanno nidificato proprio in quella zona.

Giova alla salute del suolo

La rotazione delle colture giova anche alla salute del suolo, strutturalmente parlando.

Le piante con diverse lunghezze delle radici avvantaggiano il terreno aerandolo in modi diversi.

Le colture profondamente radicate come pomodori, carote o barbabietole rompono letteralmente il terreno, creando canali per l’aria e l’acqua mentre cercano minerali nel sottosuolo, portandoli più vicino alla superficie dove altre piante possono utilizzarli l’anno successivo.

Modifica le caratteristiche dei nutrienti

Un altro aspetto della rotazione delle colture è l’alternanza di piante che utilizzano molti nutrienti, con piante che utilizzano meno nutrienti o nutrienti totalmente diversi.

Ad esempio, vi sono alcune piante da fiore o ortaggi che assorbono dal terreno una grande quantità di azoto, rendendolo povero di questa componente col passare degli anni.

Alternare diversi tipi di colture consente di aggiungere azoto naturalmente. Piante come quelle dei legumi, per esempio, sono in grado di ripristinare la presenza di azoto.

In autunno, la loro decomposizione in quel terreno lascerà naturalmente una quantità di azoto.

Raggruppa e ruota a seconda delle famiglie di appartenenza

In un terreno che per anni ha ospitato una famiglia di vegetali richiedenti, non può seguire una classe di vegetali altrettanto richiedenti, ma deve seguire non solo una famiglia differente ma anche poco richiedente.

In questo modo permetterai al suolo di ripristinare le proprie componenti nutritive.

Ecco i principali raggruppamenti familiari:

  • Allium: Cipolle, scalogni, porri e aglio.
  • Legumi: fagiolini, piselli, arachidi, soia. Tutti i legumi sono “fissatori” del suolo e condividono il vantaggio di aggiungere azoto al terreno.
  • Brassicacee: broccoli, cavolfiori, cavoli, cavoli, cavoletti di Bruxelles, cime di rapa, ravanelli. Questi componenti della stessa famiglia condividono molti parassiti e richiedono una grande quantità di azoto, quindi puoi alternarle con i legumi.
  • Belladonna: pomodori, melanzane, peperoni e patate. I componenti di questa famiglia hanno bisogno di un terreno ricco.
  • Ombrellifere: carote, pastinaca, finocchio, prezzemolo e aneto.
  • Cucurbitacee: zucchine e zucca estiva, meloni. Anche questa famiglia necessita di un terriccio molto ricco e di tanta acqua.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.