Avevo sempre pensato che la resistenza dell’Albero di Giada fosse tale da rendere questa pianta quasi immortale, ma alcuni eventi mi hanno fatto cambiare idea!
Questa pianta grassa, il cui vero nome è Crassula Ovata, è tra le mie piante preferite che posso coltivare sia in casa sia all’esterno, in balcone. Il vantaggio è che non devo preoccuparmene molto, essendo una pianta estremamente forte e con poche necessità.
L’anno scorso, con la primavera inoltrata, mi sono accorto che il sole stava seccando le sue foglie. Subito mi sono attivato per risolvere il problema e salvare una delle mie piante preferite!
Ti spiego cosa stava accadendo e quali soluzioni ho adottato.
La luce adatta
Innanzitutto, mi sono subito reso conto che il problema principale era il sole troppo forte.
Di norma, come forse già sai, l’albero di giada non ha problemi, nemmeno quando è esposto al pieno sole.
Tuttavia, quando le temperature sono molto alte e il sole molto cocente, alcune foglioline potrebbero presentare bruciature lungo i bordi o iniziare a seccare. Non si verifica sempre, ma se vivi in un posto molto caldo e dove il sole batte forte, non è nemmeno poi così raro.
Il mio consiglio, in questi casi, è quello di spostare l’albero di giada.
Il posto perfetto
Il posto perfetto, nel mio caso, si è rivelato un angolo del balcone un po’ più in ombra dove c’è sempre una buona dose di luce solare indiretta.
Il fatto che non ci fosse luce diretta ha fatto sì che le foglie riprendessero, pian piano, il loro aspetto precedente.
Le foglie che, però, erano ormai troppo secche le ho rimosse utilizzando un paio di cesoie pulite. Nel farlo, mi piangeva un po’ il cuore, tuttavia è necessario quando le foglie secche restano attaccate ai rami e si rischia lo sviluppo di malattie o marcescenze.
Un’alternativa può essere quella dei teli traspiranti. In commercio ne esistono tanti, di vari tipi e dimensioni. Questi possono essere usati per coprire temporaneamente l’albero di giada durante le ore più calde e soleggiate della giornata.
Insomma, un modo pratico e veloce per proteggere la pianta dalle bruciature!
Le innaffiature “rinfrescanti”
Per contrastare gli effetti della siccità tardo-primaverile ed estiva, cambiare posto all’albero di giada spesso non è sufficiente.
Per provare a recuperare questa pianta, ho iniziato a innaffiarla in modo diverso.
Pur consapevole che, trattandosi di una pianta succulenta, questa non ha bisogno di innaffiature eccessive, ho iniziato a notare che innaffiando un po’ di più le foglie riprendevano il loro vecchio turgore.
Certo, non ho mica esagerato! Mi sono limitato a inumidire il terreno un po’ più spesso. Un grande aiuto mi è venuto dall’abitudine di toccare il terreno e capire quando innaffiare in base alla sua consistenza: innaffiare ancora se il terreno è secco; attendere qualche altro giorno se è ancora umido o addirittura bagnato.
L’importante è capire, anche in base alle esigenze specifiche del proprio albero di giada, come bilanciare alte temperature e innaffiature senza eccedere e senza innaffiare troppo poco.