Questo è il momento giusto per scoprire le bellezze del Ciclamino Napoletano e ti spiego perché

Qualcuno ne ha sicuramente sentito parlare, chiedendosi magari se si trattasse di un’invenzione commerciale o meno: in realtà, si tratta di una pianta realmente esistente. Stiamo parlando del Ciclamino Napoletano.

Questa pianta, a differenza del Ciclamino classico, ha fiori quasi sempre rosa, grandi e belli, ed è così chiamata in quanto cresce spontaneamente in alcune zone boscose del sud Italia, in particolare in Campania.

Pur assomigliando alla varietà più diffusa, ha delle particolarità che lo rendono unico e che è importante conoscere per poterlo coltivare al meglio.

Caratteristiche

Ci si avvicina sempre alle nuove piante pieni di voglia di imparare nuove cose. Scopriamo innanzitutto quali sono le caratteristiche principali del ciclamino napoletano.

Varietà

Il ciclamino napoletano è, in realtà, il cyclamen hederifolium (in seguito ribattezzato anche neapolitanum). Il nome botanico fa riferimento all’edera, in quanto le foglie hanno una forma molto simile a quelle di questa pianta.

Si tratta di una specie rientrante nel più ampio genere del Ciclamino, la cui altezza è di circa 15-20 cm e i cui fiori sono di colore rosa pallido. Segno distintivo è una piccola apertura, detta fauce, dove i lobi della corolla si piegano all’insù.

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Una sua sottospecie è il cyclamen confusum, diffuso in Calabria, caratterizzato da foglie più carnose e corte.

Esposizione

Una delle prime cose da capire per coltivare al meglio una pianta è dove collocarla.

Innanzitutto, dobbiamo specificare che il ciclamino napoletano cresce in modo ottimale quando piantato a terra, in giardino.

Se avete un giardino, quindi, vi conviene piantare i bulbi direttamente nel terreno, preferendo questa coltivazione a quella in vaso.

In alternativa, possiamo coltivarlo in vaso, tenendolo sia all’esterno che in casa. In generale, se lo teniamo all’aperto, dobbiamo però pacciamare il terreno in modo da proteggerlo da eventuali gelate. In questo articolo potete trovare alcuni consigli di pacciamatura.

Circa l’esposizione solare, il ciclamino napoletano è abituato a cresce in luoghi boscosi, dove la luce viene filtrata da piante e alberi più alti. Dunque, l’ideale è tenerlo alla mezz’ombra o alla luce indiretta non eccessivamente forte. Scoprite qui cosa significa luce solare indiretta.

Inoltre, rispetto al tradizionale, questo ciclamino ha bisogno di un più alto tasso di umidità.

Fioritura

Questa pianta fiorisce, di norma, tra ottobre e novembre, con fioriture che si prolungano fino a dicembre-gennaio. Quando coltivata in casa, e non all’esterno, la fioritura può prolungarsi o ripresentarsi fino agli inizi della primavera.

Di norma, i suoi fiori sono di colore rosa con sfumature di diversa tonalità.

Una caratteristica che lo distingue dalle altre varietà è che, alla prima fioritura, a volte i fiori spuntano prima delle foglie.

Nei mesi primaverili ed estivi, la pianta va in riposo vegetativo e perde sia i fiori sia tutte o quasi tutte le foglie.

Coltivazione e cura

Passiamo adesso alle attività di cura e coltivazione, scoprendo tutti i segreti per avere un ciclamino napoletano sempre rigoglioso.

Terreno

In natura, il ciclamino napoletano cresce in terreno di bosco, un terreno quindi molto morbido arricchito spesso dalla presenza di muschi, compatto e che non trattiene troppa acqua.

Possiamo, quindi, ricreare questo substrato sia in vaso sia in giardino, prendendo un terreno di base tendenzialmente acido, ossia per piante acidofile, e arricchendolo un un po’ di sabbia di fiume e humus.

Innaffiatura

Nelle necessità di innaffiatura, questa pianta non differisce troppo dalle altre varietà più comuni.

Nel periodo vegetativo della pianta, bisogna innaffiare con maggiore frequenza ma senza esagerare.

Se tenete la pianta all’esterno, a terra, in giardino, di solito sono sufficienti le piogge di stagione. Limitatevi a controllare che il terriccio sia sempre umido.

In casa, invece, dovete innaffiare con un po’ più di frequenza.

Durante il riposo vegetativo della pianta, quindi nelle stagioni primaverile ed estiva, limitatevi a tenere il terreno leggermente umido.

Concimazione

Come abbiamo già detto, il ciclamino napoletano è una pianta che, in natura, cresce spontaneamente ed è abbastanza resistente, le concimazioni non sono quindi essenziali.

Tuttavia, se volete potenziare o prolungare la fioritura, potete utilizzare un fertilizzante specifico per piante fiorite a base di potassio e altri elementi nutritivi.

Tra i rimedi naturali, ci sono sicuramente le bucce di banana, naturalmente piene di potassio, che potete sminuzzare e spargere sul terreno.

Potatura

Così come il ciclamino classico, quello napoletano non va potato se non per esigenze specifiche. Ad esempio, potete potarlo quando alcune foglie sono malate e non volete che l’infezione si propaghi al resto della pianta.

Quando e se decidete di potarlo, utilizzate sempre delle cesoie pulite (cliccate qui per scoprire come pulirle al meglio) e fate un taglio netto e obliquo senza strappare le foglie direttamente dalla base.

Moltiplicazione

Moltiplicare questa pianta non sempre è semplice. Lo si può fare tramite divisione del tubero, separandolo in due metà, quando la pianta è comunque abbastanza matura e il bulbo si sia espanso, e interrarle separatamente.

Un altro metodo è quello della semina. I semi vengono raccolti quando maturano sulla pianta delle capsule che contengono tanti piccoli semini e vanno piantati nel mese di settembre (tra fine estate e inizio autunno).

In questo articolo troverete alcune curiosità sulle capsule da semi.

Parassiti e malattie

Il ciclamino napoletano non è particolarmente soggetto a parassiti e malattie soprattutto se coltivato in vaso e in un ambiente protetto, non troppo a ridosso di altre piante.

Quando tenuto in giardino, invece, il rischio di infestazioni parassitarie è più concreto. Comuni sono gli afidi e la cocciniglia che potete combattere utilizzando uno dei metodi qui indicati.

N.B: poiché, soprattutto agli inizi del periodo vegetativo, questa pianta ha molti fiori e poche foglie, alcuni parassiti tendono ad attaccare lo stelo. Non dimenticate, quindi, di controllarlo con attenzione.

Significato e curiosità

Questa pianta è stata segnalata una delle prime volte nei giardini della Reggia di Caserta nel XIX secolo.

Lo si trova nei boschi campani, spesso ai piedi degli alberi. Nella tradizione popolare, poiché il ciclamino ha alcune componenti tossiche, si dice che possa allontanare le energie negative.

Dove si trova il Ciclamino Napoletano?

Il Ciclamino Napoletano si trova in natura nelle zone boschive dell’Italia meridionale, in particolare in Campania. Si trova in vendita in tutta Italia.

Dove mettere il Ciclamino Napoletano?

L’ideale è tenere questa pianta all’esterno, in giardino, a mezz’ombra o alla luce solare indiretta. Può essere coltivata anche in casa.

Quanto dura il Ciclamino?

Il Ciclamino napoletano, come quello classico, non fiorisce tutto l’anno ma soprattutto nei mesi autunnali. A volte, le fioriture proseguono fino a primavera.

Come si cura il Ciclamino?

Il ciclamino classico e quello napoletano hanno bisogno di luce moderata e di una quantità d’acqua sufficiente. Inoltre, si tratta di una pianta acidofila.

Quanto spesso si innaffia il Ciclamino?

Le innaffiature devono essere regolari ma non eccessive. Se tenuto a terra, in giardino, spesso bastano le piogge autunnali e invernali. Importante è tenere sempre il terreno umido.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".