Cos’è la Patina bianca sulle Foglie del Ciclamino?

Le foglie dei nostri ciclamini passano spesso in secondo piano, soprattutto nel periodo invernale quando siamo giustamente distratti dalle bellissime fioriture variegate e dai colori brillanti.

Il fogliame carnoso però merita le giuste attenzioni per assicurare alla pianta ciò di cui ha bisogno per essere sempre sana. Anche il ciclamino, come tutte le altre piante mostra segni di malessere attraverso il fogliame.

Una foglia dall’aspetto malaticcio, ricoperta da uno strato sospetto, una patina biancastra, deve metterci in allerta. Di cosa si tratta?

Vediamo subito insieme se la foglia ha qualche problema e quali possono essere le cause di una patina bianca sulla superficie.

Se è un fungo

Quando parliamo di patina biancastra o polverosa, per le piante in generale, e nello specifico per il nostro ciclamino, il primo campanello di allarme riguarda un’infezione fungina.

In questo caso tra le infezioni fungine più comuni, ce n’è una che si mostra propri con questa caratteristica: sto parlando dell’oidio. Sai di cosa si tratta?

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Come riconoscerlo

Comunemente noto come “mal bianco”, l’oidio è una fastidiosa infezione fungina che si presenta su steli, foglie e petali di fiori. Ha un aspetto grigiastro, sembra proprio un sottile strato di polvere.

Questo fungo sopravvive all’inverno e la produzione di spore ricomincia non appena ritorna la primavera.

Come intervenire

Se l’oidio viene notato su poche foglie, la semplice rimozione con ovatta e disinfettante aiuta a tenere la situazione sotto controllo, se l’infezione non è diffusa.

Posiziona il ciclamino in modo corretto: la giusta luce può prevenire che si formi umidità. Anche l’innaffiatura fa la sua parte: evita di nebulizzare con uno spruzzino la chioma. Accresceresti solo l’umidità e questo favorirebbe la diffusione dell’infezione.

Alleati chimici

Fungicidi specifici a base di rame e zolfo possono essere validi alleati per le infezioni più gravi.

Assicurati solo di spruzzarli sia sul lato superiore che inferiore della foglia e di usarli quando il fungo ha più possibilità di diffondersi, quindi in primavera.

Se è calcare

Se utilizziamo la comune acqua di rubinetto dobbiamo sempre tener presente che si tratta di un’acqua definita dura, cioè ricca soprattutto di calcare.

Se innaffiamo il nostro ciclamino dall’alto è molto probabile che col passare delle ore, dopo le innaffiature, l’acqua sulle foglie evapori, lasciando però un sottile strato di calcare.

Anche se si tratta solo di calcare bisogna tener presente che la foglia respira proprio tramite la sua superficie. Quello strato di calcare depositato giorno dopo giorno potrebbe asfissiare il fogliame e provocare serie conseguenze alla pianta in sofferenza.

In questo caso puoi agire semplicemente cercando di ammorbidire l’acqua del rubinetto, ad esempio facendola bollire e riposare in un catino per una notte così che il calcare possa dissiparsi. In questo modo eviterai di dare anche acqua dura alla pianta.

Puoi anche evitare di bagnare le foglie e innaffiare il tuo ciclamino dal basso, magari per immersione.

Se è semplice polvere

Potrebbe semplicemente trattarsi di polvere o sporco dovuto all’incuria, ad una pioggia acida che lascia patine bianche e giallognole, o al vento polveroso.

In questo caso, di tanto in tanto, lava le foglie e puliscile accuratamente.

In questo modo ti assicuri che la tua pianta possa respirare liberamente ed avere la possibilità di assorbire tutta la luce di cui necessita, tutte cose che il ciclamino fa proprio attraverso la superficie delle sue foglie carnose.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.