Se annaffi le Piante con l’acqua dura del Rubinetto segui questi metodi per ammorbidirla

Quando innaffiamo le nostre piante tutti utilizziamo l’acqua del rubinetto. Quello che non tutti sanno però è che l’acqua del rubinetto può essere dura, cioè può contenere troppi minerali o calcare.

Alcune piante hanno bisogno dei nutrienti dell’acqua dura, mentre altre soffrono per il fatto che questi minerali si depositano intorno alle radici delicate impedendo loro di assorbire i nutrienti giusti.

L’acqua dolce è più utile per l’uso su piante da interno o in vaso.

Ma sapevi che puoi addolcire l’acqua che usi all’occorrenza con metodi naturali? Ecco 5 metodi che puoi usare per rendere l’acqua meno dura.

Perlite

Sapevi che la perlite, quelle piccole pietruzze bianche mescolate al terriccio, è una roccia vulcanica? L’uso di rocce vulcaniche è un modo semplice per ammorbidire l’acqua dura. La roccia vulcanica è porosa e questo consente all’acqua di attraversarla.

In questo modo la perlite fa da filtro. Materiali come magnesio e carbonato di calcio vengono filtrati dall’assorbimento dalla pietra.

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Assicurati che vi sia la giusta quantità di perlite nel terriccio così che l’acqua che utilizzi per innaffiare le tue piante possa essere automaticamente filtrata, senza che l’acqua dura possa danneggiarle.

Torba di muschio

È uno degli ingredienti chiave del terriccio, soprattutto per le piante in vasi e fioriere; si tratta della torba di muschio.

Ha la capacità di assorbire le sostanze nutritive dell’acqua e rilasciarle gradualmente.

Un ottimo modo per abbassare il pH e ridurre la durezza dell’acqua è quello di lasciare nell’acqua di irrigazione della torba di muschio per una notte. Le sostanze che rilascia rendono l’acqua più morbida.

La torba di muschio insieme alla perlite costituiscono un filtro perfetto per l’acqua dura.

Lascia riposare l’acqua

Lascia l’acqua nell’innaffiatoio per 24 ore prima di usarla sulle piante. Questo è un metodo semplicissimo per addolcire l’acqua.

Man mano che l’acqua si adatta alla temperatura, molte delle componenti più dure tendono a dissiparsi o a cadere sul fondo del contenitore.

Trascorso il tempo necessario, innaffia le piante utilizzando i tre quarti dell’acqua nell’innaffiatoio. Quella sul fondo è la parte dura: potrai utilizzarla per le piante che non sono in vaso.

Fai bollire l’acqua

Far bollire l’acqua che utilizzi per innaffiare le piante è uno dei metodi più rapidi per ammorbidire l’acqua. L’ebollizione fa in modo che un materiale come il calcare possa depositarsi sui bordi della pentola o evaporare.

Puoi far passare diverse ore o tutta la notte prima di utilizzarla. In questo modo noterai che sulla superfice galleggiano delle chiazze calcaree.

Assicurati però che l’acqua si sia raffreddata prima di utilizzarla per innaffiare. Non versare acqua bollente sul terriccio o potresti causare la morte delle tue piante.

Usa i fondi di caffè

I fondi di caffè sono in grado di abbassare il pH, rendendo il terriccio più acido.

Non gettarli via ma mescolali all’acqua che utilizzi per innaffiare le tue piante. Aggiungine circa 20 o 30 grammi per ogni litro d’acqua. Lasciala nell’innaffiatoio almeno per una notte.

In questo modo l’avrai ammorbidita e resa perfetta per quelle piante che amano acqua meno dura.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.