L’edera in giardino è così resistente che può diventare un problema

L’edera è una pianta rampicante nota per la sua resistenza e la capacità di aderire a quasi qualsiasi superficie. Tuttavia, questa qualità, che la rende tanto affascinante, può diventare un problema serio per i muri. Le sue radici aeree, utilizzate per aggrapparsi, penetrano nelle fessure e nei piccoli spazi dei muri, specialmente se sono già usurati o deteriorati. Con il tempo, l’espansione di queste radici può causare crepe più profonde, favorendo infiltrazioni di umidità e indebolendo la struttura.

Se hai muri in buone condizioni, l’edera potrebbe non essere un problema immediato, ma sui muri antichi o vecchi può accelerare il degrado. In alcuni casi, il peso della pianta stessa, se lasciata crescere troppo, può esercitare una pressione eccessiva, portando al distacco di intonaco o mattoni.

Come far convivere l’edera con altre piante del giardino

L’edera ha una crescita vigorosa che può facilmente sfuggire al controllo. Se si espande sul terreno, tende a formare un tappeto spesso che soffoca le altre piante, impedendo loro di accedere alla luce solare e limitando l’assorbimento dei nutrienti nel terreno. Quando si arrampica sugli alberi, può coprirne la chioma, ostacolando la fotosintesi e indebolendo la pianta ospite.

Un esempio personale: nel mio giardino, un piccolo acero è stato completamente avvolto dall’edera in pochi mesi. Nonostante i miei sforzi per rimuoverla, il danno era già visibile: rami secchi e una crescita rallentata. Da allora, controllo regolarmente l’espansione dell’edera per evitare che invada piante preziose.

L’edera è velenosa?

L’edera, in particolare l’Hedera helix, contiene saponine triterpeniche, che sono tossiche sia per l’uomo che per gli animali domestici. Toccare l’edera può causare irritazioni cutanee, mentre l’ingestione delle sue bacche o foglie può provocare disturbi gastrointestinali, come nausea e vomito.

Se hai bambini o animali domestici, è importante educarli a evitare il contatto diretto con la pianta. Anche durante la potatura o la rimozione, consiglio di indossare guanti per proteggere la pelle. Nonostante la tossicità, l’edera non rappresenta un rischio immediato se gestita con attenzione.

Come eliminare l’edera infestante in modo naturale?

Rimuovere l’edera può essere una sfida, ma con pazienza e i metodi giusti è possibile farlo senza ricorrere a prodotti chimici.

Il primo passo è tagliare i fusti principali alla base, separandoli dalla radice. Per rimuoverla dai muri, tira delicatamente i tralci verso il basso per evitare di danneggiare la superficie. Se rimangono residui di radici o foglie, utilizza una spazzola rigida per eliminarli.

Sul terreno, invece, il metodo più efficace è estirpare manualmente le radici. Questo richiede attenzione, perché anche piccoli frammenti possono rigenerarsi. Dopo aver rimosso l’edera, copri l’area con uno strato di pacciamatura per impedire che ricresca.

Se vuoi un’alternativa più rapida, puoi applicare una soluzione di aceto bianco e acqua direttamente sulle radici. Questo metodo è ecologico e aiuta a indebolire la pianta senza contaminare il suolo.

Quale edera scegliere a scopo ornamentale?

Se ami l’estetica dell’edera ma temi i suoi effetti invasivi, ci sono varietà più adatte a scopi decorativi. Una delle mie preferite è l’Hedera algeriensis, che ha foglie più grandi e un aspetto meno aggressivo rispetto all’Hedera helix. Questa varietà è ideale per coprire grigliati o pergolati senza invadere eccessivamente lo spazio circostante.

Anche l’Hedera colchica, con le sue foglie grandi e coriacee, è perfetta per chi cerca un tocco decorativo. Inoltre, esistono cultivar come la “Glacier” o la “Goldheart”, caratterizzate da foglie variegate che aggiungono colore al giardino.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".