Cosa fare per avere una nuova fioritura dell’orchidea a luglio

A luglio, quando l’estate è ormai inoltrata e le temperature iniziano a diventare sempre più alte, molte orchidee sembrano entrare in una fase di pausa.

Alcune smettono di fiorire del tutto, lasciando solo foglie e radici a vista, ed è proprio in questo momento che molti si chiedono: è possibile farla rifiorire anche adesso?

La risposta è sì, ma serve attenzione, pazienza e qualche trucco che aiuti a ricreare le condizioni ideali per stimolare la produzione di nuovi steli floreali.

La luce giusta

Uno degli elementi fondamentali per far rifiorire un’orchidea in piena estate è la luce. La pianta ha bisogno di luminosità per produrre nuova energia e spingere la formazione di nuovi boccioli, ma è importante non esagerare. I raggi diretti del sole di luglio, soprattutto nelle ore centrali della giornata, possono bruciare le foglie delicate della phalaenopsis.

Per questo è meglio posizionarla vicino a una finestra ben illuminata, ma protetta da una tenda leggera che filtri la luce. Un segnale utile per capire se la pianta riceve la luce giusta è osservare il colore delle foglie: devono essere di un verde brillante, non troppo scuro ma nemmeno tendente al giallo.

Il ruolo degli sbalzi di temperatura

In natura, le orchidee rifioriscono spesso dopo aver vissuto un cambio termico tra il giorno e la notte. Anche a casa si può cercare di imitare questa condizione, ad esempio lasciando la pianta sul davanzale di una finestra durante la notte, dove l’aria è un po’ più fresca. Bastano anche pochi gradi di differenza per stimolare la produzione di un nuovo stelo.

Non serve fare nulla di estremo, ma un piccolo sbalzo termico controllato tra giorno e notte può davvero fare la differenza in questo periodo.

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Umidità e nebulizzazioni

Con il caldo secco dell’estate, un altro fattore cruciale è l’umidità ambientale. Le orchidee amano un’aria leggermente umida e soffrono in ambienti troppo asciutti. Se la tua casa è molto calda o se usi spesso il condizionatore, potresti notare che le foglie sembrano più secche e meno vigorose.

Per rimediare, puoi nebulizzare leggermente le foglie una volta al giorno, preferibilmente al mattino presto, evitando di bagnare troppo il centro della pianta per scongiurare rischi di marciume. In alternativa, si può posizionare un sottovaso con argilla espansa e un po’ d’acqua sotto il vaso (senza che il fondo tocchi l’acqua), creando un microclima umido attorno alla pianta.

Nutrimento su misura

Se l’orchidea è in buona salute, ma da tempo non fiorisce, può darsi che stia semplicemente aspettando uno stimolo in più. Un concime specifico per orchidee, ben diluito e somministrato con costanza ogni due settimane, può fornire i nutrienti necessari per avviare la formazione dei nuovi boccioli. In particolare, in estate è utile usare un fertilizzante leggero, con un equilibrio tra azoto, fosforo e potassio, senza mai esagerare con le dosi. Una pianta ben nutrita ma non sovraccaricata è più pronta a rifiorire.

Infine, è importante ricordare che ogni orchidea ha il suo tempo. A volte basta un piccolo stimolo per farla rifiorire, altre volte occorre attendere qualche settimana.

Non tagliare lo stelo vecchio finché è verde, perché da lì può ancora spuntare una nuova ramificazione o persino un keiki, una nuova piantina.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".