Come proteggere il terriccio nei vasi delle piante in balcone dal caldo estremo

Quando arriva il caldo estremo, quello che nei pomeriggi d’estate fa bollire l’aria e asciuga tutto in un attimo, anche il terriccio delle nostre piante può soffrire.

L’esposizione diretta al sole, unita al vento secco, porta l’umidità del vaso a evaporare velocemente, lasciando le radici senza acqua e mettendo a rischio la salute della pianta.

Per fortuna esistono alcune soluzioni efficaci e facili da mettere in pratica, perfette anche per chi non ha molta esperienza ma vuole evitare che il substrato si surriscaldi o si secchi troppo in fretta.

La pacciamatura

Uno dei metodi più semplici ed efficaci è la pacciamatura, cioè la copertura del terriccio con uno strato protettivo. Si può fare con materiali organici come paglia, corteccia, foglie secche sminuzzate o anche trucioli di legno, tutti facilmente reperibili in giardino o in negozi di articoli per il verde.

La pacciamatura funziona come una coperta: rallenta l’evaporazione, mantiene il terreno fresco e protegge le radici dal sole diretto. Per realizzarla, basta distribuire uno strato di due o tre centimetri del materiale scelto sopra il terriccio, avendo cura di non coprire il fusto della pianta, per evitare ristagni troppo vicini alla base.

L’aiuto del caffè e del tè

Un altro metodo interessante e naturale è quello di riutilizzare i fondi di caffè o le bustine di tè usate. Una volta asciutti, i fondi possono essere distribuiti in uno strato sottile sopra la terra: non solo aiutano a trattenere l’umidità, ma apportano anche una piccola quantità di nutrienti utili alla pianta.

È importante, però, che siano ben asciutti, per evitare la formazione di muffe. Con le bustine di tè, invece, si può anche sperimentare l’effetto coprente: si adagiano sul terreno, ancora umide, e poi si rimuovono quando iniziano a seccarsi troppo. Il terriccio sotto, intanto, resta più fresco e umido.

Sono sempre felice di aiutarti ad avere finalmente il "Pollice Verde". Se vuoi ricevere i miei consigli posso inviarteli ogni giorno direttamente su WHATSAPP! Contattami qui e salva il mio numero in rubrica! Ti aspetto!

Coperture in cocco o juta

Se hai piante in fioriere sospese o in vasi esposti tutto il giorno, puoi proteggere anche le pareti laterali con delle coperture in fibra di cocco o in juta. Si trovano facilmente nei garden center e si avvolgono attorno al vaso, proprio come un rivestimento. Questo sistema isola il contenitore dal calore diretto, evitando che si surriscaldi troppo in fretta.

È un piccolo trucco estetico e funzionale insieme, che aiuta le radici a non soffrire nei momenti più critici della giornata.

Il trucco delle bottiglie rovesciate

Un altro rimedio efficace, soprattutto in caso di assenza prolungata da casa, è quello delle bottiglie d’acqua rovesciate nel terreno. Si tratta di una tecnica semplice che mantiene costante l’umidità nel vaso.

Si prende una bottiglia di plastica, si fanno dei fori molto piccoli nel tappo, la si riempie d’acqua e poi si infila nel terriccio, capovolta. L’acqua uscirà lentamente, goccia dopo goccia, mantenendo il suolo fresco e bagnato più a lungo.

Questo metodo non sostituisce del tutto l’annaffiatura, ma aiuta moltissimo nei giorni di afa.

Quando possibile, spostare i vasi

Infine, se si ha la possibilità, spostare i vasi nei momenti più caldi della giornata è sempre un’ottima soluzione. Anche solo qualche ora in mezz’ombra o in una zona riparata può fare la differenza per le radici e per il terriccio.

Un altro trucco utile è sollevare leggermente i vasi dal suolo, appoggiandoli su sottovasi capovolti o su piccoli supporti: in questo modo il calore del pavimento non si trasmette direttamente al fondo del vaso.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.