Prendersi cura dell’Orchidea: un hobby che, come ho imparato, può portarti via un bel po’ di tempo.
Questa pianta di origini tropicali, infatti, non è proprio di semplice coltivazione soprattutto per chi è alle prime armi con il mondo della botanica.
Dopo aver acquistato la mia orchidea nel periodo primaverile, sono riuscito a mantenerla abbastanza in salute finché non è arrivato il caldo estivo. Le prime difficoltà, infatti, si sono presentate con l’estate inoltrata ossia con l’arrivo del mese di luglio.
Ti racconto subito cos’ho fatto per far stare l’orchidea in salute nonostante il caldo di luglio: non è stato certo facile, ma sono riuscito a mantenere la pianta sana e anche fiorita.
Tenerla al fresco
Ti sembrerà banale, ma è essenziale tenere la propria orchidea al fresco quando, a luglio, le temperature si assestano su di una media abbastanza alta.
In questo mese, nonostante in molti addirittura provano a tenere l’orchidea all’esterno, io la tengo sempre in casa in una stanza abbastanza riparata dall’afa estiva.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!Di solito, tenendo l’orchidea sul davanzale mi assicuro che non riceva mai luce solare diretta e che, se le finestre sono aperte, non arrivi da fuori un’ondata di insostenibile calore.
In questi casi, il primo segnale di un malessere della pianta è il tipico afflosciarsi delle sue foglie basali.
Mantenerla idratata
Ovviamente, con l’arrivo del caldo torrido, ho subito notato che la mia orchidea tendeva ad assorbire più acqua dopo l’innaffiatura.
Così ho imparato pian piano, da un’osservazione un po’ più attenta della pianta, quale sia il suo effettivo fabbisogno.
Di solito, nel mese di luglio, prendo l’abitudine di innaffiarla per immersione mettendo la pianta con tutto il vaso in una bacinella o un lavandino con dell’acqua e tenendola così per circa 15 minuti. In questo lasso di tempo, la pianta assorbe tutta l’acqua di cui ha bisogno attraverso i fori di drenaggio sul fondo del vaso.
A luglio, spesso innaffio per immersione anche più volte in una sola settimana e, quando è necessario e non ho troppo tempo, innaffio in modo tradizionale dall’alto provando a non bagnare mai fiori e foglie.
In questo video, ho scoperto alcune informazioni utili sull’innaffiatura di questa pianta:
Vaporizzare sulle foglie
Avevo letto online che non sempre è vantaggioso vaporizzare un po’ d’acqua sulla chioma delle foglie dell’orchidea in quanto si può rischiare di far marcire la pianta.
Ti dirò, ho provato a farlo e, con la giusta moderazione, si tratta di un procedimento abbastanza vantaggioso per la pianta.
In questo modo, infatti, si aumenta l’umidità percepita dalla pianta, cosa essenziale proprio in quanto l’orchidea, essendo una pianta di origini tropicali, preferisce ambienti abbastanza umidi. Inoltre, si contrastano possibili bruciature se la pianta è esposta alla luce del sole un po’ più del dovuto.
L’importante, come ti dicevo, è non esagerare: bisogna vaporizzare acqua, innanzitutto, solo sulle foglie e mai sui fiori. Inoltre, bisogna sempre evitare di lasciare le foglie bagnate, limitandosi a lasciarle un po’ umide così da evitare il rischio marciume.