Tra le piante da interno che più possono rallegrare gli spazi di casa nostra, soprattutto a partire dalla primavera, c’è sicuramente la Begonia.
Uno dei segreti per mantenere in forma questa pianta consiste nel riservarle un buon rinvaso. Rinvasare la begonia è, infatti, un gesto che appare semplice, ma sicuramente fondamentale per la sua salute.
Per chi è alle prime armi col giardinaggio, tuttavia, anche qualcosa di apparentemente così semplice può generare delle domande. “Come farlo correttamente?”, “Quanto spesso rinvasare?”: insomma, tutti una serie di dubbi che proveremo a risolvere in questa breve ma essenziale guida.
Attendere il momento giusto
Una prima cosa da precisare è che rinvasare la begonia quando ci passa per la testa non è proprio la cosa più corretta da fare. Bisogna attendere il periodo più favorevole a consentire alla pianta di riprendersi, con tranquillità, da quel piccolo shock che può essere il rinvaso.
Il momento migliore è in primavera, quando la pianta è in pieno periodo di crescita. In questo periodo, le radici sono più attive e la Begonia avrà maggiore energia per adattarsi al nuovo ambiente.
La frequenza
Non esiste una regola precisa su quanto spesso rinvasare la begonia. Esistono però dei segnali che possono farci capire che la pianta ha urgenza di essere rinvasata.
Un segnale incontrovertibile, ad esempio, è quando le radici della pianta iniziano a fuoriuscire dai fori di drenaggio alla base del vaso. In questi casi, significa che la pianta è cresciuta troppo e ha bisogno di più spazi.
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Un altro sintomo potrebbe essere l’arresto della crescita della parte aerea della pianta. Spesso, infatti, occorre cambiare il terreno o concimarlo perché il substrato sia fonte di tutte le sostanze nutritive essenziali alla crescita.
La scelta del vaso
Il nuovo vaso della begonia dovrebbe avere dimensioni leggermente più grandi del precedente sia per quanto riguarda il diametro che la profondità.
Bisogna, però, evitare di scegliere un vaso eccessivamente grande che potrebbe aumentare lo sviluppo dei ristagni d’acqua e causare problemi alle radici di questa pianta.
Per quanto riguarda il materiale del vaso, anche se i vasi in plastica sono più leggeri e pratici, quelli in terracotta sono più funzionali al mantenimento del giusto tasso di umidità e tendono a trattenere meno acqua.
In entrambi i casi, il vaso deve avere fori di drenaggio sul fondo così che l’acqua in eccesso possa defluire liberamente.
Il nuovo terreno
Non dobbiamo sottovalutare l’importanza del nuovo terreno che, nel rinvaso, andiamo a sostituire al vecchio.
Le Begonie amano i terreni leggeri e aerati. Utile è aggiungere al terriccio universale un po’ di torba e un po’ di perlite che mantengono il terreno leggero e favoriscono il drenaggio dell’acqua in eccesso e il mantenimento del giusto tasso di umidità.
Il nuovo terreno può essere versato direttamente nel vaso su di un fondo di cocci o argilla espansa in modo da favorire ancora di più il drenaggio dopo le innaffiature.