Per avere un Ortensia piena di fiori la stimolo in questo modo

Aspetto tutto l’anno il periodo in cui l’ortensia esploda con fioriture a cuscino dai toni pastello che danno un tocco incantato alle mie aiuole.

Ma durante l’anno non resto certo con le mani in mano ma faccio in modo che la pianta possa avere tutto quanto le occorre per fiorire al massimo.

Ti indico come stimolare un’ortensia per averla piena di fiori.

Mi assicuro che il terriccio sia acido

Le ortensie sono piante acidofile per eccellenza. Si definisce acidofila una pianta che per crescere bene ha bisogno di un terriccio acido.

Facciamo riferimento al pH, un indicatore che ci aiuta a capire la composizione chimica del terriccio. Nel caso delle ortensie, queste gradiscono un terriccio con un pH tra 4 e 6, a seconda anche della colorazione dei fiori.

Una variazione di pH importante impedisce all’ortensia di assorbire determinasti nutrienti di cui ha bisogno.

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Le variazioni possono riguardare ad esempio l’utilizzo di un’acqua particolarmente calcarea che contribuisce a rendere il suolo basico rilasciando calcio in abbondanza.

L’utilizzo di fertilizzanti non idonei o di un terriccio povero di nutrienti può portare variazioni del pH dannose per la pianta impedendole di avere fioriture esplosive e non solo.

Mi assicuro che l’esposizione sia alla luce indiretta

L’ortensia, per quanto riguarda l’esposizione alla luce, ama particolarmente le zone a mezz’ombra, quelle sotto alberi più grandi o quelle a ridosso di un muro, che possa tenerle al riparo dal sole cocente delle ore centrali e pomeridiane della giornata.

Puoi fare in modo che godano delle prime ore di luce diretta del mattino al massimo, ma se le dai la mezz’ombra al vedrai prosperare più di ogni altra pianta che hai in giardino, con fioriture esplosive.

In questo modo non solo eviti di bruciare le sue grosse foglie, ma eviti anche di far asciugare troppo in fretta il terriccio, cosa che l’ortensia non apprezza affatto.

Mi assicuro che abbia sempre un terriccio umido

Il nome botanico dell’ortensia è Hidrangea, e da qui è semplice capire quanta affinità questa pianta ha con l’acqua.

In effetti l’ortensia, durante il suo periodo vegetativo ha bisogno di tanta acqua, soprattutto se coltivata in vaso.

A differenza della coltivazione in piena terra, infatti, una condizione nella quale l’ortensia può attingere dal substrato l’acqua facendo arrivare le radici in profondità, in vaso questa pianta tende a seccare velocemente il terriccio.

Assicurati di darle un terriccio ben drenante così che anche con innaffiature frequenti, in estate almeno ogni due giorni, non rischi di lasciarle un terriccio zuppo, pericoloso per le sue radici.

Non solo terriccio acido ma anche ricco di nutrienti

L’ortensia è una pianta che può svilupparsi per oltre 3 metri, con fiori enormi, se ha un terriccio davvero ricco di nutrienti che possono soddisfare la sua fame.

Poiché l’ortensia è una pianta che ha bisogno di tanta acqua, il terriccio viene frequentemente “lavato” quindi se in vaso tende ad impoverirsi più di altri substrati per altre piante.

È per questo motivo che ha bisogno di essere concimata frequentemente, almeno una volta al mese.

O utilizzi un concime a lento rilascio come quello biologico quale la cornunghia o del compost che puoi realizzare tu con scarti di frutta e verdura.

Ci sono dei fertilizzanti specifici che ti aiutano a non guastare l’acidità del terriccio preziosa, quelli a base di zolfo o ferro o ammoniaca.

Io utilizzo quello di albagarden, un concime come specifiche per ortensie, ma in realtà si tratta di un concime che tiene conto della natura acida del terriccio, nominando l’ortensia come acidofile precellenza.

Questo nutrimento per piante in fioritura garantisce grazie all’aggiunta di minerali, la naturale e biologica crescita, aumentando le difese immunitarie contro patologie e malattie da funghi, insetti, acari, limitando così l’uso di veleni e prodotti nocivi.

Si tratta, inoltre, di un concime granulare NPK a zero impatti per l’ambiente

Utilizzali con cautela o potresti danneggiare la tua ortensia nel caso in cui il pH cambiasse in modo repentino.

Puoi realizzare un macerato di ortiche, un fertilizzante liquido fai da te ricco di magnesio e azoto.

Raccogli le ortiche e mettile in un contenitore con coperchio e ricoprile interamente con l’acqua. Per ogni litro d’acqua ti occorreranno almeno 100g di ortiche. Lasciale macerare per almeno 20 giorni.

Trascorso il tempo necessario, inizierai a vedere che l’acqua ha assunto un colore verdastro. A questo punto, quando il macerato è pronto, togli le ortiche e innaffia le tue ortensie.

Effettuo potature al momento giusto

L’ortensia è una pianta che più di ogni altra non sopporta le potature aggressive, drastiche, fatte in malo modo o nel periodo sbagliato.

Innanzitutto, il mese giusto per provare a potarle è febbraio, in cui non è ancora avvenuta la ripresa vegetativa. Andando troppo oltre rischi di tagliare di netto rami con gemme destinate alla fioritura.

Armati di cesoie ben disinfettate e pota via solo i rami più legnosi, quelli che hanno dato tanti fiori l’anno precedente, o ripuliscila dai fiori secchi e parti morte.

Le potature contenute, le così dette spuntatine, solo la sola cosa da fare se vuoi dar e forma al cespuglio.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.