Come funzionano le innaffiature intelligenti dell’Ortensia

Per alcuni amanti delle piante da giardino non ci sono alternative: o l’ortensia o niente! E, in effetti, hanno ragione: questa pianta ha un fascino e una bellezza davvero unici.

Il merito principale è dei suoi fiori, o meglio delle sue bratte. Ad ogni modo, chi ne ha già coltivata una sa bene come e quanto le ortensie possano essere esigenti: di fatto, sono un po’ capricciose e vanno assecondate senza eccezione in alcune loro necessità.

Per questo imparare a innaffiarle nel modo giusto può fare davvero la differenza! Vediamo meglio come funzionano queste innaffiature intelligenti e come sfruttarle al meglio per supportare l’ortensia e la sua fioritura.

Uno sguardo attento

Innaffiare in modo intelligente ha un significato ben preciso. Vuol dire capire i reali bisogni della pianta, seguendo i suoi ritmi e osservando ciò che ci comunica.

Farlo non è semplicissimo: occorre prestare uno sguardo attento alla sua chioma e al suo stato di salute. In generale, questa pianta ha radici sensibili, fusti carnosi e foglie ampie che traspirano moltissimo, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno. Innaffiare in modo intelligente significa capire quanto e come innaffiare la pianta assecondando queste esigenze.

Il momento giusto

Partiamo dal primo grado di questa tanto decantata innaffiatura intelligente: quando è meglio innaffiare l’ortensia?

Le ortensie hanno bisogno di acqua regolare, ma non amano gli sbalzi: il livello d’acqua fornito alla pianta deve essere abbastanza costante.

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In primavera e in estate, quando le temperature salgono e la pianta entra nel suo pieno splendore, l’ideale è controllare il terreno ogni uno o due giorni. Se al tatto risulta asciutto nei primi 2-3 cm, è il momento di innaffiare. Il momento giusto è di mattina presto, quando le temperature non sono ancora altissime e, dunque, l’evaporazione dell’acqua incide di meno.

In autunno e inverno, invece, le innaffiature possono essere ridotte, in quanto la pianta entra in una lunga fase di riposo vegetativo in cui le sue funzioni vitali sono ridotte, la fioritura si interrompe e la pianta ha bisogno di meno cure.

Modalità di innaffiatura

Per quanto riguarda il modo in cui innaffiare l’ortensia, bisogna innaffiare senza getti forti o troppo violenti. Il metodo migliore è quello “a pioggia bassa”: versare l’acqua lentamente alla base della pianta, lasciando che penetri bene nel terreno con un buon assorbimento.

Un altro consiglio utile è quello di non bagnare le foglie, soprattutto nelle giornate molto soleggiate. Importante è anche tener conto del drenaggio. I ristagni d’acqua possono formarsi alla base della pianta e danneggiare le sue radici. Per questo è importante che, se la pianta viene coltivata in vaso, questo deve essere provvisto di fori di drenaggio attraverso cui l’acqua in eccesso possa defluire.


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Gianluca Grimaldi
Gianluca Grimaldi
Da sempre sono appassionato di fiori e piante, di giardinaggio e di tutto quello che è "verde". Credo che la parola "ecologia" sia sinonimo della parola "futuro".