Quando la stagione della fioritura volge al termine, il ciclamino inizia a trasformarsi. Le vivaci corolle si afflosciano e lasciano il posto a qualcosa che molti giardinieri principianti notano ma non sempre riconoscono: piccoli rigonfiamenti tondeggianti, simili a dei bulbi o a delle capsule.
La tentazione di tagliarli via per “ripulire” la pianta è forte, ma è proprio in quel momento che vale la pena fare un passo indietro e osservare meglio.
Quelli che spuntano a fine fioritura non sono bulbi, ma frutti veri e propri, all’interno dei quali si stanno formando i semi del ciclamino. Sono il risultato dell’impollinazione avvenuta durante il periodo di piena fioritura.
Se la pianta è stata all’aperto o è stata visitata da insetti impollinatori, o se anche tu, con un pennellino, hai aiutato un po’ il processo, allora è probabile che quei frutti contengano semi fertili, pronti per essere raccolti e coltivati.
Tagliarli subito, quindi, significa rinunciare alla possibilità di propagare la tua pianta in modo naturale, senza dover comprare nuovi ciclamini ogni anno.
La cosa giusta da fare è lasciare che quelle capsule maturino completamente. Col passare delle settimane, il piccolo gambo che le sostiene si incurverà a spirale portando il frutto verso il terreno.
È un comportamento normale del ciclamino, che in natura favorisce la semina spontanea. Quando la capsula sarà diventata più secca e morbida al tatto, potrai aprirla delicatamente e raccogliere i semi all’interno.
Attenzione però: non si devono mai estrarre forzatamente. Meglio aspettare che si aprano quasi da sole, segno che i semi sono davvero pronti.
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A quel punto, puoi decidere se seminarli in estate o aspettare l’autunno, quando le temperature scendono. Il ciclo naturale del ciclamino prevede infatti una fase di riposo nei mesi caldi, ed è proprio in autunno che i semi hanno le migliori condizioni per germogliare.
Ti basterà un terriccio leggero e ben drenato, un piccolo contenitore e una posizione fresca ma luminosa per provare ad avviare una nuova generazione di ciclamini.
È un gesto semplice, ma ricco di soddisfazione, perché vedere nascere una piantina da un seme raccolto con le proprie mani è uno dei momenti più gratificanti per chi ama il giardinaggio.
Cosa fare con il ciclamino a maggio?
Con l’arrivo della bella stagione e l’aumento delle temperature, il ciclamino entra in una fase di riposo vegetativo. Per evitare che la pianta soffra inutilmente e per prepararla al meglio alla nuova fioritura, ecco tre consigli pratici da mettere subito in atto:
- Sposta la pianta in un luogo fresco e ombreggiato: il ciclamino non tollera il caldo diretto. Se lo tieni in casa, scegli una stanza ben areata ma lontana da finestre soleggiate. Se è in balcone o in giardino, sistemalo in un angolo all’ombra, protetto dal sole estivo.
- Riduci drasticamente le annaffiature: durante la dormienza estiva, il bulbo non ha bisogno di molta acqua. Controlla che il terreno sia completamente asciutto prima di innaffiare di nuovo, per evitare ristagni che potrebbero far marcire il bulbo.
- Non estirpare foglie e fiori secchi troppo presto: sebbene appaiano appassiti, è meglio lasciare che si secchino completamente e si stacchino da soli. Questo aiuta la pianta a ritirare meglio le sostanze nutritive residue verso il bulbo.
Seguendo questi semplici accorgimenti, darai al tuo ciclamino tutto il tempo per “riposare” e rifiorire più vigoroso che mai con l’arrivo dell’autunno.