L’aster, conosciuto anche come “settembrino”, è una pianta che regala fioriture ricchissime e colorate proprio quando il giardino comincia a rallentare con l’arrivo dell’autunno.
I suoi piccoli fiori a margherita, in tonalità che spaziano dal bianco al lilla, dal rosa al viola intenso, sanno illuminare aiuole e vasi per settimane. Ma chi lo coltiva lo sa: prima o poi arrivano quei fiori secchi che iniziano a rovinare l’aspetto compatto e fresco della pianta.
Capire come e quando intervenire è fondamentale, perché la gestione dei fiori appassiti non è solo una questione estetica, ma anche un modo per stimolare nuove fioriture e mantenere la pianta in piena forma.
Perché compaiono i fiori secchi
I fiori dell’aster, come quelli di tutte le piante, hanno un ciclo naturale: sbocciano, si aprono al massimo splendore, poi pian piano sfioriscono. In questo processo, la pianta concentra energie nella formazione dei semi, trascurando la produzione di nuovi boccioli. Se non si interviene, l’aster rallenta il ritmo della fioritura, lasciando sempre più spazio ai capolini secchi e scuri.
In periodi caldi e secchi, la sfioritura può essere più rapida, soprattutto se la pianta non riceve acqua sufficiente. Al contrario, un’aster ben idratato e nutrito mantiene più a lungo la vitalità dei fiori, ritardando il momento in cui seccano.
Come intervenire
Quando i primi fiori secchi cominciano a comparire, il gesto migliore è quello di eliminarli con delicatezza. Si possono tagliare con una forbice da giardinaggio ben affilata o pizzicare con le dita, recidendo il fiore appassito alla base del peduncolo. L’operazione va fatta con attenzione, cercando di non danneggiare i nuovi germogli che spesso spuntano proprio accanto ai fiori vecchi.
Questo gesto, chiamato “deadheading”, ha un duplice effetto: migliora subito l’aspetto estetico della pianta e la stimola a produrre nuovi fiori, perché interrompe la formazione dei semi e reindirizza l’energia verso la crescita e la fioritura.
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Prevenire la secchezza precoce
Oltre alla rimozione dei fiori secchi, si può lavorare per prevenire che la pianta arrivi troppo velocemente a questa fase. L’aster ama il sole pieno, ma nei periodi di caldo intenso, soprattutto in agosto e inizio settembre, un’irrigazione regolare è fondamentale. Il terreno deve rimanere leggermente umido, senza ristagni, per mantenere la pianta fresca e vigorosa.
Anche una leggera concimazione durante la stagione di fioritura aiuta: un fertilizzante ricco di potassio sostiene lo sviluppo dei fiori e ne prolunga la durata. È bene però evitare eccessi di azoto, che stimolano troppo le foglie a scapito delle infiorescenze.
Se si continua a rimuovere i fiori secchi con costanza e a garantire alla pianta acqua e nutrimento, l’aster può fiorire fino ai primi freddi. E anche quando la stagione volge al termine, la pianta rimane ordinata e sana, pronta per il riposo invernale e per ripartire con forza la primavera successiva.