La pianta del caffè non è solo un simbolo del mattino, ma anche una pianta ornamentale sorprendentemente bella, capace di regalare fiori bianchi, profumati e delicati che ricordano molto il gelsomino.
In giardino, se coltivata con le giuste attenzioni, può davvero stupire, ma portarla alla fioritura non è così immediato: richiede condizioni particolari e un po’ di pazienza.
Inoltre con un po’ di pazienza è possibile farla crescere anche a partire dai semi.
Il primo aspetto da considerare è che la pianta del caffè non ama gli estremi. Per vedere i suoi fiori, ha bisogno di un clima caldo e umido, con temperature che oscillano tra i 18 e i 24 °C.
In Italia questo significa che può vivere all’aperto solo in zone dal clima mite o nei mesi più caldi, mentre altrove conviene coltivarla in vaso per poterla riparare in inverno. La fioritura arriva dopo una fase di crescita costante e vigorosa: più la pianta si sente “a casa”, più sarà pronta a produrre i suoi fiori profumati.
Come innaffiare la pianta di caffè
Un elemento fondamentale per stimolare la fioritura è la gestione dell’acqua. La pianta del caffè ama un terreno umido ma non inzuppato. Curiosamente, in natura i fiori nascono proprio dopo i periodi di siccità seguiti dalle prime piogge: questo “contrasto” stimola la produzione di boccioli.
In giardino si può imitare questo ciclo limitando leggermente le annaffiature a fine primavera e poi aumentando di nuovo l’apporto d’acqua in estate. Questo piccolo “stress controllato” è uno dei trucchi più efficaci per spingere la pianta a fiorire.
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Concime
Un altro passaggio essenziale è il concime. Il caffè ha bisogno di un terreno leggermente acido e ricco di sostanza organica, simile a quello delle foreste tropicali da cui proviene. Per favorire la fioritura, si può usare un concime con un buon contenuto di fosforo e potassio, che stimolano la produzione di fiori e frutti, senza eccedere con l’azoto che renderebbe la pianta solo ricca di foglie. Un’aggiunta di compost maturo o di un concime liquido per piante acidofile, distribuito da primavera all’estate, fa la differenza.
Esposizione e luce solare
In giardino, il caffè preferisce una luce filtrata, come quella che arriva sotto la chioma di un albero. Troppo sole diretto nelle ore più calde brucia le foglie, ma troppa ombra rallenta la fioritura. Il punto ideale è quindi una mezz’ombra luminosa. Quando la pianta raggiunge i 3-4 anni di età, con il giusto equilibrio di luce, acqua e nutrimento, comincia a produrre i primi fiori bianchi stellati, che si aprono tutti insieme e riempiono l’aria di un profumo dolce e intenso.
Se la fioritura va a buon fine, dietro ogni fiore si formerà una piccola bacca verde che con il tempo diventerà rossa: i famosi chicchi di caffè.
In giardino, però, la produzione non è mai abbondante come nelle piantagioni tropicali: il vero regalo di questa pianta resta lo spettacolo dei fiori e il loro profumo.