Chi dice che Concimare le piante è dispendioso non usa questa tipologia di Concime completo

Vige un mito molto radicato, cioè che le piante possano richiedere attenzioni dispendiose.

Nello specifico, nello scegliere i concimi adatti spesso si va incontro a spese pazze ma c’è una tipologia di concime completo spesso sottovalutata poiché non sempre specifica.

Visto che la fertilizzazione delle nostre piante è necessaria, è un impegno importante e somministrare un buon concime è sempre buona norma.

Per non spendere troppo ed andare sul sicuro io faccio affidamento su una tipologia di concime facile da reperire: il concime granulare.

I concimi granulari sono così chiamati perché li puoi trovare in piccoli granelli e sarai tu a doverli spargere a mano.

Ogni singolo granello contiene una percentuale di macro e microelementi che vengono distribuiti sul terriccio e rilasciati lentamente.

Te ne spiego le caratteristiche e i vantaggi e come lo utilizzo personalmente.

Aspetti che ritengo vantaggiosi

In base alla mia esperienza, innanzitutto un concime granulare è comodo: si tratta di un fertilizzante completo, anche se chimico.

Essendo il rilascio molto lento, i concimi granulari permettono di coprire per un tempo più lungo le esigenze nutrizionali delle piante.

Definiti come concimi a rilascio graduale, i granelli si sciolgono molto lentamente nel terriccio e questo garantisce la buona riuscita del processo di fertilizzazione, a differenza dei concimi liquidi ad esempio che hanno un azione istantanea e che spesso possono risultare eccessivamente aggressivi e bruciare le radici.

Si tratta di una tipologia di concime economica nonostante la sua complessità di composizione perché puoi trovarlo in vendita in base al peso e quindi acquistarne in base alla quantità che ti occorre.

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Come lo scelgo

Ogni tipologia di concime, e quindi anche il concime di natura granulare e secca io lo scelgo per quello che è l’obiettivo che desidero raggiungere.

Generalmente voglio rinvigorire il terriccio, voglio ricostituire tutti quegli elementi che occorrono alla pianta per continuare a vegetare serenamente e senza intoppi.

È per questo che scelgo il concime granulare, a differenza invece di quelle situazioni in cui vi è una carenza specifica e che quindi mi occorre una componente specifica da far assumere alla pianta.

Esistono in commercio dei concimi granulari integrati, che contengono anche una percentuale di nutrimenti biologici.

Questi rendono la componente chimica meno prevalente e quindi meno influente nella modifica della composizione del terriccio, per la presenza di lombrichi o altri esserini che danno un valido contributo.

Come lo uso

Non mi fregio mai di esperienza ma faccio sempre una cosa molto semplice: seguo sempre le indicazioni sull’etichetta e talvolta riduco anche le quantità indicate, per essere sicuro che non vi sia un dosaggio eccessivo.

Per le piante in vaso, ne distribuisco una manciata lontano dal corpo centrale della pianta, meglio se lungo i bordi del vaso.

In questo modo mi assicuro di non bruciare le radici anche se la cessione dei nutrienti è piuttosto lenta.

Per le piante coltivate in piena terra attuo lo stesso principio: una manciata nei pressi della pianta distribuita lontano dalle radici e dal corpo centrale.

Quando li utilizzo

Il concime granulare va somministrato proprio a inizio stagione primaverile, anche sul finire dell’inverno.

In questo caso sciogliendosi gradualmente avrà modo di nutrire le piante per le settimane a venire, quando le piante hanno bisogno di energia per la ripresa vegetativa e la produzione di nuovi germogli.

È per questo che un’unica somministrazione può essere più che sufficiente.


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Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.