Soprattutto all’inizio del mio bellissimo viaggio nel mondo delle piante, facevo un po’ di fatica a distinguere tra diverse specie e varietà. Ma, insomma, la cosa può capitare a chi è un principiante.
Col tempo, questa mia pecca è venuta meno e ho iniziato a sentirmi un po’ più esperto. Tuttavia, il mondo della botanica è davvero grande e mi è capitato di scambiare l’edera con un’altra pianta.
Se pensi che sia strano, forse non ti sei mai imbattuto nel Senecio macroglossus. Le due piante, infatti, si somigliano parecchio ed è molto comune confonderle.
COSA SCOPRIRAI
Come mi sono accorto dell’errore
Già dalla scorsa estate, coltivavo quella che credevo fosse una piantina di edera lasciandola arrampicare lungo un reticolo in legno.
La pianta, dopo un’iniziale periodo di difficoltà causato forse dallo shock del rinvaso, mi sembrava essersi ripresa bene e, già a partire da un po’, le sue fronde si sono allungate di parecchio e la pianta è apparsa più folta.
I dubbi sono sorti con la fioritura. Con l’arrivo della primavera, infatti, la mia pianta ha generato dei fiori simili a bellissime margherite gialle che trovavo davvero inusuali: in passato, infatti, avevo avuto altre piantine di edera e ricordavo che la fioritura consistesse in piccole infiorescenze rotonde, simili a grappoli sferici.
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Oppure puoi entrare nel nostro Gruppo Facebook dove puoi spiegarmi il TUO dubbio su fiori e piante... e non dimenticare di mettere una foto della tua pianta così capisco subito il problema! Ti Aspetto!Così, ho fatto qualche ricerca online e ho scoperto che la mia pianta era, in realtà, il senecio macroglossus.
Le caratteristiche del senecio macroglossus
Mentre l’edera appartiene alla famiglia delle Araliaceae, il senecio appartiene a quella delle Asteraceae. Queste piante, però, si somigliano davvero tanto.
In inglese, infatti, è anche detta Natal ivy (nella stessa lingua, con la parola Ivy si indica l’edera) o anche edera del Kenya per indicare le origini africane di questa pianta.
Entrambe possono essere coltivate come rampicanti o come piante a cascata. A livello di coltivazione si somigliano tutte, anche se il senecio ama un po’ di meno l’umidità. In generale, in base alla mia personale esperienza, ho trovato il senecio un po’ più resistente.
Inoltre, molti sostengono che questa pianta sia meno predisposta alla diffusione di parassiti rispetto all’edera.
Come distinguerle
Sicuramente la differenza più evidente riguarda i fiori che, nel caso del senecio, sono simili a delle inconfondibili margherite gialle mentre, nel caso dell’edera, sono infiorescenze a grappolo.
Ma non hai bisogno di attendere la primavera per distinguere le due piante! Puoi anche osservare le sue foglie: già che sulla forma però, che è diversa ma comunque abbastanza simile, ti consiglio di soffermarti sul loro colore.
Le foglie del senecio macroglossus sono di colore verde scuro-medio con un bordo chiaro color crema oppure solo verdi ma di un colore più chiaro. Quello delle foglie d’edera, anche se molto dipende comunque dalle varietà, è un colore più uniforme che si assesta su un verde scuro-medio. In generale, quindi, le foglie del senecio macroglossus tendono ad apparire più chiare.
Di fatto, avevo sempre pensato che le piante con queste foglie fossero semplicemente una varietà di edera dalle foglie variegate!
Ovviamente, per tagliare la testa al toro, puoi sempre chiedere consiglio a un esperto o informarti bene al momento dell’acquisto della pianta.