Erbacce cattive: conosciamo meglio una delle piaghe dei nostri giardini

Quando parliamo delle erbacce facciamo riferimento a forme di vita vegetale che si possono trovare in tutto il mondo.

Questo gruppo rappresenta circa 650 generi e 9.000 specie.

Stiamo parlando esemplari selvatici, con un alto tasso di crescita in ambienti controllati dall’uomo, come: coltivazioni, orti o giardini.

Ma vediamo insieme come classificarle e nel dettaglio le caratteristiche da conoscere per tenerne sotto controllo la crescita infestante nei nostri giardini.

Puoi classificarle in base al ciclo di vita

Le infestanti annuali sono quelle specie che compiono il loro ciclo germinativo completo in un anno: sviluppo vegetativo, fioritura e produzione di semi.

Con un ciclo completo in due anni, le infestanti biennali generalmente germinano e vegetano nel primo anno e poi fioriscono e producono semi nel secondo anno, dopo di che muoiono.

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Le infestanti perenni o policarpiche hanno un ciclo di vita superiore a due anni e possono sia fiorire che fruttificare per diversi anni. Ci sono alcune specie che possono vivere quasi all’infinito.

Questa è una delle classificazioni che più preoccupa gli agricoltori, poiché causano seri problemi a causa della loro elevata capacità riproduttiva e persistenza.

Caratteristiche principali

Come capisco se si tratta di un erbaccia infestante? Devo necessariamente affidarmi ad alcune caratteristiche che queste piante hanno.

Comincia col notare la tipologia di crescita: se noti nuova crescita nello stesso vaso di una pianta che è già lì, comincia a notarne le somiglianze.

Se strutturalmente è diversa, allora è erbaccia infestante.

Rapida diffusione, adattamento eccezionale, struttura semplice, maggiore longevità, sono caratteristiche tipiche delle erbacce.

Effetti negativi

Tra i principali effetti negativi che le erbe infestanti possono ostacolare le fasi di crescita delle piante, come l’irrigazione e la raccolta.

Esse inoltre forniscono alle piante un habitat incline alla proliferazione di parassiti e creare ambienti e microclimi favorevoli allo sviluppo delle malattie.

Effetti positivi

Vi sono condizioni in cui possono fornire più vantaggi che svantaggi.

Esse sono in grado di proteggere il suolo dall’erosione e migliorare la sua struttura e fornire materia organica.

Sono inoltre in grado di generare un microclima favorevole alle colture, favorire la biodiversità e richiamare ed accogliere la fauna benefica, come gli impollinatori.

Come eliminarle

Per cominciare è possibile esercitare strategie di controllo preventivo. Ma a monte bisogna identificare se si stratta o meno di un erbaccia infestante.

Preventivamente per evitare che vi si sviluppino erbacce devi utilizzare semi di elevata purezza.

È essenziale ispezionare sia le piantine che il materiale organico utilizzato e pulire a fondo sempre gli strumenti deputati alla cura ed all’irrigazione.

La pacciamatura è una buona tecnica che consente di tenerle a bada senza immettere nella terra elementi chimici diserbanti.

Eisstono anche teli appositi in grado di controllarne la crescita e la proiferazione: si tratta di veri e propri teli solitamente in plastica posti sul terreno per prevenire la crescita di erbacce e mantenere il terreno libero da impurità.

Sono spesso anche porosi e permettono all’acqua di passare attraverso di essi, in modo da irrigare le piante.


Photo Credits:

Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà di Meraki s.r.l.s.

Giuseppe Iozzi
Giuseppe Iozzi
Nato a Napoli. Psicologo, col pollice verde. Ascolto i pazienti per professione, parlo alle piante per passione.