Il suo colore tenue e rossastro la rende una delle piante perfette per la stagione autunnale: l’Erica è spesso definita come pianta di rude bellezza, per il suo aspetto semplice ma innegabilmente gradevole.
Coltivarla non è sempre un gioco da ragazzi. Più che conoscerne i consigli di coltivazione, spesso è utile scoprire quali sono i suoi punti deboli in modo da proteggere la pianta nel modo corretto.
Vediamo insieme, allora, quali sono questi punti deboli in modo da avere un’erica rigogliosa.
Basicità del terreno
Il primo punto debole da tenere in considerazione è proprio il terriccio.
L’erica, infatti, rientra tra quelle che vengono definite piante acidofile, ossia quelle piante che prediligono un substrato acido. Per questo è importante scegliere un terriccio con pH tendenzialmente basso, compreso tra 4,5 e 5,5.
Tuttavia, questo potrebbe non bastare! Oltre a essere acido, il terreno deve essere anche drenante e, quindi, capace di eliminare l’acqua in eccesso.
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Vaso di piccole dimensioni
L’erica può essere coltivata a terra, in giardino, oppure tranquillamente in vaso. In quest’ultima circostanza, il vaso non deve essere stretto.
Perché si sviluppi e cresca, l’erica ha bisogno di spazio anche al di sotto della superficie del terreno dove ci sono le sue capillari radici.
Un vaso stretto può soffocare le radici impedendo loro di svilupparsi adeguatamente. La conseguenza è che nemmeno la parte aerea della pianta si sviluppa e la pianta resta di piccole dimensioni e spesso sofferente.
Il vaso adatto per questa pianta è bello ampio, abbastanza profondo e, ovviamente, dotato di fori di drenaggio sul fondo.
Ombra
Veniamo ora all’elemento che forse più di ogni altro può rovinare la bellezza della tua erica: l’ombra.
Questa pianta, infatti, tende a diventare poco folta, rinsecchita e spoglia oltre al fatto che i suoi fiori perdono la lucentezza classica del loro colore quando non riceve abbastanza luce.
Considera che questa pianta ha bisogno di almeno 6 ore di luce al giorno, nel periodo della fioritura, per mantenersi al massimo della sua bellezza. Concedi alla pianta un po’ di ombra pomeridiana se, però, vivi in una zona abbastanza calda.
Inoltre, se è già autunno ma le temperature tardano ad abbassarsi, predilige la luce indiretta a quella diretta. L’abbinamento luce diretta e alte temperature, infatti, potrebbe far seccare la pianta.
Troppa acqua
Infine, una delle principali cause di deperimento di questa pianta: la troppa acqua.
Molto comune è, infatti, il commettere errori nell’innaffiatura, esagerando così da impregnare il terreno e far marcire le radici.
Per questo è importante fare attenzione sia alla composizione del terreno che, come abbiamo già visto, deve essere ben drenante sia alle modalità e frequenza delle innaffiature.
Ricorda di mantenere il terriccio sempre leggermente umido ma mai bagnato, innaffiando più raramente quando le temperature sono basse: si tratta di uno dei principali segreti di cura di questa pianta. Inoltre, preferisci sempre l’utilizzo di acqua piovana o distillata.